Il deputato del Pd Diego Crivellari chiede al Governo di fermare la ricerca di idrocarburi nell’Adriatico
Stop alla ricerca di idrocarburi nell’Adriatico. ‘C'è la necessità di un intervento rispetto ai fenomeni della subsidenza, dell'erosione delle coste e ai rischi derivanti dall'innalzamento progressivo del livello del mare, vietando dunque le attività di ricerca, di prospezione nonché di coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi anche relativamente per i procedimenti in corso’, afferma il deputato del Pd Diego Crivellari, che ha chiesto al Governo di impegnarsi in tal senso, tramite un ordine del giorno presentato all'interno della discussione sul decreto ‘Sblocca Italia’.
‘I recenti accadimenti alluvionali hanno riportato al centro dell'attenzione il tema della sicurezza idrogeologica che, in Veneto, per caratteristiche geomorfologiche, necessita di particolare attenzione’. ‘La fascia padana in generale, e nello specifico l'area al largo delle coste venete il cosiddetto Alto Adriatico, è notoriamente ricco di idrocarburi e dagli anni Trenta furono estratti nel territorio del Delta del Po miliardi di metri cubi di metano e gas naturali che contribuirono notevolmente ad aggravare ed accelerare il fenomeno della subsidenza con un progressivo abbassamento del suolo’, ha spiegato il deputato.
‘Le estrazioni, a un certo punto, furono vietate, ma le conseguenze sono ancor oggi tangibili. In nome del principio di precauzione va anteposta la sicurezza e la tutela di un territorio fragile, in difficile equilibrio e già pesantemente sfruttato e compromesso, a ogni possibile interesse economico derivante dall'estrazione degli idrocarburidal sottosuolo a terra o fuori in mare’.
gc
28-10-2014