Photo credit: Larry D. Moore / Wikipedia / CC BY-SA 3.0.
In Louisiana una “dolina”, termine tecnico per indicare una vera e propria voragine nel suolo che si forma in seguito al crollo del terreno causato da erosione o corrosione, si sta allargando sempre di più. La notizia aveva fatto il giro del mondo ad agosto, quando era apparso il video (riportato qui sotto) della dolina che letteralmente “ingoiava” alberi e terreno in Louisiana. Le origini di questo fenomeno vanno spiegate, secondo quanto riportato dal New York Times, dal fatto che lo stato della Louisiana poggia su un terreno che faceva parte dell’Oceano e di cui sono rimasti enormi piloni di sale che a circa 210 metri di profondità formano una specie di “cupola”, incastonati fra due porzioni di suolo. In seguito a questa scoperta molte aziende decisero di sfruttare questo spazio per lo stoccaggio di propano e gas naturale, e contemporaneamente, pompando acqua dolce in varie caverne ed estraendola in seguito, per ricavare acqua salata da vendere alle vicine industrie chimiche. Nel 1982 la Texas Brine Company decise di scavare una grossa caverna larga circa 90 metri e profonda 640: fu chiusa nel 2011 ma a un certo punto, circa un anno fa, le pareti della caverna cominciarono a cedere e nel condotto iniziarono a infiltrarsi fango e rocce, che liberarono in superficie gas e altri materiali depositati in quell’area dalla Texas Brine. Più gas viene liberato e maggiore spazio si crea nella caverna, che viene quindi occupato da ciò che trova in superficie, formando quella che all’esterno appare come una voragine. La stessa compagnia, per ordine dello stato della Louisiana, sta cercando di costruire diversi impianti per bruciare le riserve di gas naturale all’interno della cupola, per non farlo salire in superficie, ma si tratta di un’operazione che durerà diversi anni. E intanto la voragine continuerà ad allargarsi, fino a raddoppiare la dimensione attuale, che è di 100mila metri quadri.