ENRICO LETTA E’ DEL PD?
“Ma come sarebbe bello se Letta e Alfano si unissero e dessero vita ad una grande centro”. In queste parole si legge la soddisfazione di quanto è avvenuto di recente con la rinnovata fiducia al governo Letta.
Si legge anche la speranza della rinascita della DC, stavolta fatta da personaggi noiosi ed insulsi alla Casini, Giovanardi, Cicchitto, Alfano, e pericolosissimi per l’ideologia ciellina i vari Lupi, Formigoni. a cui aggiungo Letta, Fioroni, Franceschini, Renzi e tutta una serie di personaggi, che non conosco, ma che circolano sia nel Pdl che nel Pd, ai quali sinceramente dico che non è sufficiente mettersi la divisa di un partito, per dire che si è cambiato idea.
Personaggi che hanno una grande nostalgia del passato, ma che nutrono un sentimento che è la morte del futuro. Nulla mai si ripete allo stesso modo. Tuttavia, con l’uscita di scena di Berlusconi, un centro del tipo sognato da Monti, potrebbe anche nascere.
Sono contenta che il Pdl si sia spaccato, e mi illudo che alcuni personaggi abbiano fatto scelte di libertà e non di convenienza, ma vorrei che la stessa cosa succedesse al congresso del Pd.
Coloro che dentro al Partito Democratico non si sentono a loro agio perché vorrebbero che fosse centrista, dovrebbero anche loro fare la valigetta e andarsene. Le parole di Letta, quando ha detto, a proposito del suo governo-bis di larghe intese: “Questo governo è sostenuto da una maggioranza politica coesa”, sono chiarissime e si capisce che cosa ha in mente. Ma non può esistere coesione, tanto meno politica tra Pdl e Pd. Esiste invece una forzata alleanza, esiste poca chiarezza nei rapporti, esiste un insieme ibrido imposto dall’alto, ma non esiste coesione politica.
Mi auguro che al congresso del Pd, subentri un segretario che chiarisca queste questioni di fondo e dia al partito una chiara indicazione di sinistra. Questo partito se vuol sopravvivere deve cambiare completamente. Cambiare vuol dire rifarlo dalla base, non dai vertici, perché era un bel partito, ma nato male, gestito peggio ed ucciso con l’affossamento di Prodi.