Apparentemente fermo
a meno di una mano
la sinistra
vorticosamente vibrano
le dita
tutte
al netto del mio mignolo
tendini tesi
in contrasto
completamente rilassato
il mio volto è sacro
sguardo
in terra
scruto il mio scroto
involucro di noia
la forma è duplice
fastidio
ispirazione
intercalare del dolore
interlacciare gioie altrui
in tempi morti
la soluzione
cerume, miopia, priapismo del prossimo
il calore
quando mi esterno in prospettive particolari
dettagli
insoliti dettagli
l’ignoranza
contro il tedio dei media
realizzo
l’ergonomicità della mia nuca
quando una cassiera
ignara mi maneggia
l’assenza di memoria non giustifica
la sonante
inebriante
pronta cassa meccanica.
Magazine Talenti
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