Napoletani??? Le vedete le 1.700 tonnellate di immondizia che ancora campeggiano per le vostre strade? Guardatele bene, filmatele, fotografatele, perché entro la mezzanotte di oggi spariranno, così come ha promesso Silvio Berlusconi tre giorni fa. Silvio Berlusconi è un uomo d’onore, e non si può mica dubitare della sua parola, no? Anche perché se così fosse, sarebbe un reato: abuso della credulità popolare. E indagherei sul possibile millantato credito, anche, considerando che l’uomo è pubblico.
Bossi ha stigmatizzato la telefonata del premier alla Questura di Milano (reato di abuso di ufficio) dicendo: “Non doveva telefonare lui. Poteva telefonare a me o a Maroni [il ministro dell'Interno, ndAdF] e avremmo risolto noi”. Sta forse dicendo che la Questura di Milano è “cosa nostra” per la Lega Nord? Che l’eventuale abuso d’ufficio fatto da un ministro dell’Interno della Lega Nord è meno reato di quello fatto di sicuro dal premier? Ma Silvio Berlusconi è un uomo d’onore, e probabilmente anche Bossi lo è.
Pare che Nicole Minetti, l’igienista dentale di Berlusconi, oggi competente consigliere regionale lombarda, sia indagata per abbandono di minore assieme ai funzionari della Questura, nell’affaire Ruby. I poliziotti forse avrebbero anche dichiarato il falso, mettendo a verbale che quel giorno le comunità di accoglienza di Milano e provincia erano prive di posti letto, perché almeno 4 comunità hanno dichiarato che quel giorno erano disponibili, ma di non aver ricevuto alcuna telefonata dalla Questura. Silvio Berlusconi si è difeso dicendo che lui “ama le donne” (anche quando sono minorenni, ndAdF) e che è “di buon cuore”, per cui cerca di “aiutare chi può”. Una vera disdetta, se Stefano Cucchi fosse stato donna, probabilmente poteva salvarsi la vita con una telefonata al premier, sullo stile del vecchio spot della Telecom. Ma Silvio Berlusconi è un uomo d’onore.
In tutto ciò, Fini ha detto “Se i fatti son veri, Berlusconi si deve dimettere”. Bon, quindi non resta che accertare di non essere tutti all’interno del più lungo incubo della storia d’Italia. Diamoci tutti un pizzicotto sulla spalla per vedere se ci svegliamo: pronti? Tre, due, uno, via!