COMUNICATO STAMPA
Personale del pittore Ezio Balliano a cura del Comitato Culturale,
Centro Comune di Ricerca della Commissione Europea, Ispra (VA)
Dicembre 2011 – Gennaio 2012
NOVELLO FUTURISMO
NELLE FORME DI BALLIANO
Si svolgera’ tra Dicembre 2011 e Gennaio 2012, presso il Centro Comune di Ricerca (CCR) della Commissione Europea, Ispra (VA), la personale del pittore Ezio Balliano, intolata “Novello Futurismo nelle Forme di Balliano”. L’invito ad esporre per Balliano giunge dopo il successo riscosso nella sua mostra “Fra Sogno e Realtà”, ospitata nel Maggio 2010 presso la Reale Società Canottieri Bucintoro di Venezia, a corollario del congresso scientifico internazionale “Ocean From Space” organizzato dallo stesso CCR.
Ezio Balliano vive e lavora a Vercelli, Italia, dove e’ nato nel 1957. Ha studiato nella sua citta’ natale, frequentando l’Istituto di Belle Arti ed il gruppo di pittori di Via dei Mercati . Dopo il debutto ufficiale sulla scena artistica con una personale a Palazzo Centori in Vercelli, nel 1978, i suoi lavori sono apparsi in gallerie d’arte e mostre sia Italia che all’estero, inclusi eventi a New York, USA, e Sydney, Australia. Attualmente e’ membro del Circolo degli Artisti e della Società Promotrice delle Belle Arti di Torino.
Tra i suoi piu’ recenti successi, le sei grandi pale d’altare che decorano la Chiesa di San Vincenzo Martire ad Arcate, Italia; i dipinti contribuiti al Museo di Arte Moderna di Crotone, Italia; l’invito a partecipare, nel 2007 e 2008, agli eventi in celebrazione della continuita’ del Futurismo al Quirinale in Roma, sotto l’egida del Ministero dei Beni Culturali. Nel 2009, vince il 2o premio alla prestigiosa Biennale d’Arte Nazionale di Lamezia Terme, affermazione seguita dal 1o premio vinto nell’edizione del 2011.
Ad Ispra, l’artista si presenta con venti opere che percorrono un itinerario ideale della sua produzione. Nella pittura di Balliano, i soggetti sono pretesti per accostare alla rappresentazione figurativa della realtà la dimensione onirica. Il suo mondo e’ silenzioso e ovattato, dominato da una sottile malinconia e da una sensazione di pace interiore: un’atmosfera rarefatta che l’artista riesce a tradurre sulla tela attingendo alla carica, apparentemente inesauribile, di poesia e di romanticismo della propria ispirazione.
Ogni opera viene scomposta in porzioni elementari e poi ricomposta, offrendo nuovi angoli di visione, generando prospettive irreali e trasversali. Questo permette a Balliano di toccare l’essenza più intima di cose ed emozioni, in un susseguirsi incalzante, un rincorrersi sulle tenui sfumature dei colori che il nostro prediligie e padroneggia da maestro. Colori che il critico Angelo Mistrangelo ha definito “lievi e incorporei, impreziositi dalla luce atmosferica che esalta la freschezza dell’opera e la delicatezza della linea composiviva.”
I rosa, gli azzurri, i grigi diventano i tasti di un fantastico pianoforte da cui l’artista trae le proprie melodie con maturo virtuosismo. Il paesaggio, tema conduttore della espressione artistica di Balliano, è interpretato e reinterpretato in mille assonazze timbriche: i pianissimi sussurrati nelle tele pervase dalla bruma, dai contorni sfumati, diventano melodia dolce e ariosa nelle nuvole che si inseguono nel cielo, ovvero ritmo scandito, quasi marziale, nelle rappresentazioni più esplicitamente astratte dalla realtà.
Appare chiaro il desiderio di superare la rappresentazione figurativa e di cercare una interpretazione più soggettiva e ricca di spunti di astrazione del reale. I paesaggi, le nature morte, le prospettive sognanti, non sono il fine dell’opera, ma il mezzo dell’espressione artistica. E Balliano procede a superare la componente figurativa, che è alla base della sua pittura, con l’inserimento di elementi di personale astrattismo, riuscendo a far coincidere nelle sue tele il concreto e l’astratto, la realtà ed il sogno.
La dimensione del vero e la dimensione onirica sono evocate dalle sottili e sfumate cromie che si amalgamano senza soluzione di continuità. I soggetti sono trattati alla stregua di un nucleo attorno al quale si sviluppa la ricerca creativa della luce e del colore in una autentica poetica del tonalismo. Nelle opere più recenti appare un dinamismo nuovo, un senso di continuo divenire ottenuto con la frammentazione in unità minori, in un processo dal generale al particolare che, anzichè disgregare l’opera, ne rafforza l’impatto emozionale.
Quello di Balliano e’ un paesaggio dell’anima, che travalica le situazioni e si sofferma sulle sensazioni. La luce, l’atmosfera, l’aria stessa sono protagonisti della sua arte, in un vortice di anse cromatiche che riescono a coniugare l’esattezza stilistica della scienza pittorica con la magia dell’ispirazione artistica. Balliano non imprime rudemente i tratti della sua ispirazione, non alza il tono della sua voce d’artista per stupire o frastornare: la sua è una poesia muta che evoca quiete, calma interiore, abbandono onirico.
Inaugurazione: Venerdi 2 Dicembre, ore 17:00
Caffetteria del Centro Comune di Ricerca, Via E. Fermi 2749, Ispra (VA)
per vedere la locandina dell’invito prego cliccare su:
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Programma:
Introduzione, Comitato Culturale CCR
Presentazione critica del Filosofo A. Barale, Universita’ di Padova
Rinfresco