Enzo biagi sull'italia
Creato il 16 gennaio 2011 da Alessandro
@AleTrasforini
- Gli italiani non esistono. Nessuno è riuscito neppure a catalogarli. Venire al mondo a Palermo o a Catania, è già una classifica. Qui si può morire di mafia come di cassa integrazione.
- Chi sottovaluta gli italiani sbaglia. Abbiamo risorse imprevedibili. Quando un partito va male, i responsabili non si sgomentano: lo rifondano.
- Gli italiani campano soprattutto per quello che non dipende da loro: il sole, la bellezza dei luoghi, la bontà dei cibi, e le opere d’arte che hanno ereditato e di cui non si curano gran che.
- Ogni ottocento italiani, uno è presidente: del condominio, della Pro Loco, della squadra di calcio, di una qualche confraternita di mangioni.
- Qui si condona, si esonera, si appella, si grazia. Non si previene mai, se va bene si risana. Il bilancio, il fiume inquinato, la finanza pubblica.
- è sempre stato difficile avere vent’anni, e non sarà mai semplice essere italiani.
- Eppure così com’è, ingiusta e anche crudele, l’Italia io la trovo insostituibile. Non è la migliore, ma è umana. Ha rispetto della vita. Chiesero alla moglie di Manzù perché le piacevano le sculture del marito. “Perché le fa lui”, disse. Mi piace l’Italia: perché mi ha fatto.
(da "Vi
eni via con me", elenco letto da
Fabio Fazio e Roberto Saviano)
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