Il vulcanico Enzo G. Castellari non si ferma mai. Dopo l’avventuroso Caribbean basterds (2009) e il misterioso progetto Badlanders – un western su cui si è tanto vociferato ma del quale non si sa ancora nulla – il maestro dell’action-movie italiano si appresta a dirigere un dramma d’azione. Le riprese, che dovrebbero iniziare a breve, si svolgeranno a San Benedetto Del Tronto, con una durata prevista di sette settimane. Castellari, arrivato da poco in città insieme al produttore Gino Usai, sta effettuando i sopralluoghi per le location e ha concesso alcune anticipazioni sulla trama: protagonista è un ex pugile che insegna a un bambino di 10 anni a combattere lealmente, riuscendo a ottenere le soddisfazioni che non aveva potuto prendersi da giovane. Per usare le sue parole, “Sarà un film che metterà in luce gli aspetti nobili della disciplina del pugilato, passando per quelli più bui che spesso sono presenti nei match clandestini”. Il ruolo del boxeur è affidato a un interprete d’eccezione, Franco Nero, da sempre attore-feticcio di Castellari; e nonostante il regista preferisca non nominarlo per scaramanzia, è quasi certo che nel film ci sarà una parte importante anche per Quentin Tarantino. Si chiude quindi un’ideale “quadratura del cerchio” che vede come protagonisti vecchie e nuove glorie del cinema: Tarantino, si sa, ha sempre avuto una grande ammirazione per Castellari e Franco Nero, tanto da concedere loro dei camei nei suoi ultimi due film – rispettivamente Bastardi senza gloria e Django Unchained; ora è il regista romano a omaggiare entrambi inserendoli nel cast del suo nuovo film. I titoli ipotizzati sono due, Lassù qualcuno ci ama e Anche gli angeli piangono: due evidenti richiami, il primo al celeberrimo Lassù qualcuno mi ama con Paul Newman – la celeberrima storia di un boxeur dalla vita difficile – il secondo a un cult dell’action-comedy italiana, Anche gli angeli mangiano fagioli. La trama ha invece un sapore vagamente western (non a caso, il genere in cui si è formato Castellari), con il maestro che insegna all’allievo le regole del mestiere e vede in lui una sorta di “rivincita” per quello che non ha avuto dalla vita. I sopralluoghi della produzione riguardano palestre, ma anche capannoni nell’area portuale e magazzini: proprio le location in cui il regista ha sempre amato ambientare le grandi sequenze d’azione. Si tratta dunque di un progetto molto interessante e da tenere d’occhio, che sarà valorizzato anche da importanti partecipazioni a livello internazionale.
Davide Comotti
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