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La seconda stagione di Hannibal: quel che c’è da sapere

Creato il 27 gennaio 2014 da Fascinationcinema

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Quando si cominciò a vociferare di un serial tv incentrato sulla figura di Hannibal Lecter, l’ormai celeberrimo psichiatra-antropofago creato dallo scrittore statunitense Thomas Harris, furono in molti a storcere il naso, nutrendo seri dubbi sulle potenzialità di una serie dedicata a un personaggio già sviscerato a sufficienza sia dal grande schermo che in ambito letterario. L’Hannibal televisivo, per contro, si è rivelato essere una bella sorpresa: tredici episodi trasmessi dal network americano NBC a partire dal 4 aprile 2013, che hanno registrato un indice di ascolto buono, sebbene non clamoroso, ma soprattutto un’accoglienza estremamente positiva da parte della critica. La prima stagione è approdata anche in terra italica dal 12 settembre 2013, in seconda serata su Italia Uno: qui da noi il seguito è stato numericamente basso ma affezionato, dimostrando grande apprezzamento verso un prodotto di livello alto.

Creatore dell’Hannibal versione piccolo schermo è Bryan Fuller, già autore di successi come Dead like me, che nel 2002 firmo’ il TV movie Carrie, ipotetico episodio pilota di un serial che non vide mai la luce, con Angela Bettis nei panni della celebre adolescente col dono della telecinesi creata da Stephen King. Il serial su Lecter è basato sui personaggi del romanzo di Harris I delitti della terza luna (Red Dragon, 1981), il primo in cui compare Hannibal, opera letteraria già portata sul grande schermo da Michael Mann nel 1986 con lo splendido Manhunter e, successivamente, da Brett Ratner con l’assai discutibile Red Dragon (2002). Il plot della serie imbocca una strada inedita ponendo l’accento sulla figura di Will Graham (qui interpretato da Hugh Dancy), profiler dell’FBI in grado di immedesimarsi completamente col killer, riuscendo così a prenderne il punto di vista al fine di catturarlo. Capacità che costerà cara a Graham – che nelle versioni cinematografiche aveva il volto di William Petersen nel 1986 ed Edward Norton nel 2002 – che in questa versione, in misura ancora maggiore rispetto a quelle filmiche, diviene personaggio borderline, scivolando verso la follia. Viene preso in cura dall’illustre psichiatra Hannibal Lecter (un Mads Mikkelsen perfetto per il ruolo) mente brillante e raffinatissima, in realtà killer cannibalico. Una verità di cui sono a conoscenza i telespettatori ma non Graham, che instaura con l’uomo un rapporto a metà tra la sfida e l’amicizia, in un duello di genialità disturbate che sfocia in dialoghi eccellenti, curatissimi e mai banali, tanto colti quanto affascinanti. Come autori degli scripts, oltre a Fuller, vediamo avvicendarsi sceneggiatori e produttori dei maggiori trionfi televisivi degli ultimi anni, fra cui Lost, Alias e Heroes.

Non mancano i bei nomi anche dietro alla macchina da presa: da Peter Medak a John Dahl, passando per James Foley e David Slade, autore del bello e misconosciuto Hard Candy (2005) e 30 giorni di buio (2007). Dal punto di vista stilistico si ritrova la patinatezza tipica delle produzioni televisive di grido, unita a una grande cura visiva e supportata da un narrato robusto. Mikkelsen è il terzo attore a dar corpo al personaggio: oltre a Hopkins, che è il Lecter per antonomasia, va ricordato Brian Cox in Manhunter: un Hannibal assai diverso da quello più celebre, in un ruolo non di primo piano ma, indubbiamente, affascinante e magnetico. L’interprete televisivo regala alla figura una qualità ancora diversa: attraente e raffinatissimo, gourmand ricercato che ama servire ai propri ospiti sontuose cene a base di carne umana, è uomo in apparenza freddo, in realtà tortuoso e sottilmente mefistofelico.

E’ ora imminente negli USA l’avvio dell’attesa seconda stagione, come sempre composta da tredici episodi, che verrà trasmessa a partire dal prossimo 28 febbraio; come nel caso della stagione precedente, il battage pubblicitario è ampio e realizzato in grande stile. La locandina che anticipa il nuovo svolgersi del racconto, sulla quale campeggia il volto di Graham con una maschera-museruola trasparente, simile a quella Lecteriana indossata da Hopkins ne Il silenzio degli innocenti (1991), può già lasciare intuire che piega prenderanno gli eventi. Nel cast, oltre alle due figure principali, torna Laurence Fishburne nei panni di Jack Crawford, e già circolano anticipazioni riguardo ai nomi delle guest-stars: oltre a Jeremy Davies e Amanda Plummer, il rumor più succulento resta quello su David Bowie nel ruolo di uno zio di Lecter; il musicista e attore britannico è stato contattato dalla produzione ma non vi sono ancora notizie certe che parlino di una sua effettiva presenza nel serial. Per quel che concerne l’Italia, non sono ancora note delle date precise: non resta che sperare che le emittenti nostrane (probabilmente, di nuovo Italia Uno) scelgano di portare avanti la saga di Lecter nonostante gli ascolti esigui della scorsa stagione.

 

Chiara Pani

 


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