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Stabilita la data d’uscita per il remake di Poltergeist

Creato il 24 gennaio 2014 da Fascinationcinema

Poltergeist-movie

Le riprese del remake del celebre horror di Tobe Hooper Poltergeist sono già iniziate lo scorso settembre e la 20th Century Fox ha confermato ufficialmente la data di uscita per il 13 febbraio 2015. Il film sarà diretto da Gil Kenan (Ember- il mistero della città luce, Monster house) e scritto dal premio Pulitzer e sceneggiatore di Oz: The great and powerful, David Lindsay-Abaire.

Il film riprenderà la storia originale, con le vicende di Eric Bowen e della sua famiglia costretti per motivi economici a trasferirsi in un nuova casa, che presto si rivelerà dimora di qualcosa di malvagio e sovrannaturale che rapirà la loro bambina. La moglie di Eric, Amy, nel rifacimento sarà in grado di comunicare con i morti, sarà inserito anche un altro personaggio, Carrigan Burke, presentatore televisivo noto per uno show sugli acchiappa fantasmi, in cui la sua ex- moglie, la dottoressa Brooke Powell, è una parapsicologa dell’università locale, e il suo team investigherà sugli eventi paranormali attorno alla scomparsa della bambina. Il rifacimento sarà prodotto dal Ghost House Pictures di Sam Raimi e Rob Tapert; Jerad Harris interpreta il ruolo del conduttore  televisivo e al suo fianco ci saranno attori del calibro di Sam Rockwell, Rosemarie DeWitt, Saxon Sharbino, Kennedy Clements e Kyle Catlett.

Era il 1982 quando usci nelle sale Poltergeist, èd è stato tutti gli effetti uno dei più importanti fantasy horror degli anni ’80. Della produzione e della sceneggiatura se ne è occupato Steven Spielberg, e già dalle prime sequenze è evidente l’impianto spielberghiano: i bambini più consapevoli e con la vista più acuta rispetto agli adulti, l’ambientazione suburbana come realtà determinante e solo all’apparenza tranquillizzante della vita americana e una riflessione in negativo della middle-class suburbana statunitense. Esemplari sono le scene dell’incanto della bambina davanti al televisore, e quello spaventoso del fratello con l’albero, oltre allo scorcio del villaggio suburbano di Cuesta verde (c’è una scena identica in E.T. ). Ma solo ad un primo impatto Poltergeist è assimilabile alle precedenti favole spielberghiane perché la meraviglia e lo stupore davanti a questi fenomeni paranormali, come nella sequenza in cucina in cui Diane, la madre di Carol, assiste visibilmente eccitata, agli spostamenti delle sedie attorno al tavolo, verranno presto sostituiti dalla paura e dal terrore. Le manifestazioni spiritiche sono le conseguenze dell’avidità e dell’egoismo di un avido costruttore che ha edificato Cuesta Verde sotto una vera e propria necropoli indiana scatenando la furia di questi spiriti. Ed è in questa svolta narrativa che si afferma prepotentemente Tobe Hooper che nei suoi film precedenti (The Texas chainsaw massacre, Il tunnel dell’orrore etc.) con una serie di colpi di scena sanguinari ha ironizzato ferocemente sulla vacuità e grettezza psicologica del popolo americano. Una scena di chiaro stampo hooperiano è l’intera sequenza in cui uno degli esperti di paranormale si ritrova a mangiare cibarie piene di vermi e a scarnificarsi il volto di fronte ad uno specchio, dando così spazio ad un po’ di splatter praticamente assente per tutto il film.

Per quanto riguarda il tripudio di effetti speciali utilizzati se ne sono occupati la Industrial Light & Magic di George Lucas creando effetti all’avanguardia come le indimenticabili serpentine luminose uscenti dallo schermo, l’animazione dell’albero morto, l’inquietante pupazzo del clown nella cameretta dei bambini, e gli scheletri galleggianti utilizzati nella scena in cui Diane nuota in un fiume di cadaveri nella piscina di casa. La pellicola incassò circa 80 milioni di dollari, e il successo fu così grande da assicurargli due sequel con Poltergeist II- The other side (1986) e Poltergeist III (1988), che non raggiungerò mai l’altezza del primo. Inoltre Poltergeist è una variante moderna della haunted-house, che per primo ha creato un’immagine simbolica del mezzo televisivo e dell’attrazione/minaccia che rappresenta per la società. Difficile quindi non essere titubanti davanti alla realizzazione di un remake del genere. Staremo a vedere.

 

Erica Francesca Bruni

 


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