Immaginate un universo di soldatini-guerrieri e lumache parlanti, dove i semi sono macigni, i sassi hanno le dimensioni di montagne gigantesche, i fiori quelle di creature multiformi e le farfalle l’aspetto di arazzi volanti. È il mondo fantastico di “Epic”, ‘verdissima’ avventura animata realizzata in CG e 3D dal team dei Blue Sky Studios. Sì, proprio loro, i celebri creatori della serie de “L’era glaciale”, che guidati dal regista Chris Wedge (co-fondatore dello studio) si lanciano nel mondo dell’infinitamente piccolo: quello del giardino di casa della protagonista di questa storia. Un luogo segreto dove l’adolescente Mary Katherine finirà magicamente e da dove non sarà facile uscire: per ritrovare la strada di casa l’eroina di “Epic”, che a molti verrà inevitabilmente voglia di accostare all’Alice di Lewis Carroll, dovrà infatti combattere insieme ai Leafmen, un gruppo di guerrieri votati alla tutela delle forme di vita nella foresta, e salvare il loro mondo.
Il viaggio di Wedge assume così i contorni di un’epica battaglia tra le forze del bene e del male, oltre che di un cammino di formazione che porterà Mary a cambiare il proprio atteggiamento nei confronti del padre e delle sue storie sull’esistenza di un ‘popolo minuscolo’ nei boschi vicino casa.
Una fiaba a cui avrebbero potuto dar vita solo le avanzate tecniche di animazione dei Blue Sky Studios: “Avevamo sviluppato le nostre capacità artistiche e tecniche e avevamo la possibilità di creare interi mondi situati dentro la natura. – ha raccontato Wedge – Ho pensato di poter immergere gli spettatori, visivamente, intellettualmente ed emotivamente, in un mondo che avremmo potuto rappresentare soltanto attraverso l’animazione”.
Favola ecologista sì, ma anche una straordinaria operazione fantasy. L’idea di “Epic” arriva infatti da molto lontano: era il 1998 quando Wedge rimase incuriosito da una mostra di dipinti dell’800 su delle piccole civiltà che avrebbero abitato tra i boschi.
Il resto lo fece il libro per bambini ‘The Leaf Men and the Brave Good Bugs’ di William Joyce, con il quale aveva collaborato per “Robots” e in cui si raccontava di “guerrieri simili a dei samurai, i Leafmen, e di una guerra in corso nei giardini delle nostre case tra le forze della vita e le forze del male”. Un microcosmo che il talento di Greg Couch (scenografo), l’esperienza di Michael Knapp (direttore artistico) e le musiche di Danny Elfman hanno trasformato nell’affascinante e magico mondo alieno di “Epic”.
Meraviglie visive a parte, la forza emotiva del film sono soprattutto i suoi personaggi e gli attori che hanno dato loro voce:“I personaggi di ‘Epic’ sono i più sofisticati e quelli dall’aspetto più umano fra tutti i progetti realizzati finora dai Blue Sky Studios”, ci ha tenuto a sottolineare Wedge.
Bizzarri, divertenti, romantici e capaci di spingere l’acceleratore sulla dimensione più umoristica della favola, i protagonisti di questa avventura vivono grazie ad un cast all star: Amanda Seyfried.
nel ruolo dell’arguta e testarda Mary; Colin Farrell nei panni del leader dei Leafmen, Ronin, pensato“come un incrocio tra Clint Eastwood e John Wayne”; il cantante degli Aerosmith, Steven Tyler, in quelli del saggio Nim Galuu; Beyoncé Knowles che ‘anima’ la Regina Tara; Christoph Waltz nel ruolo del cattivo Mandrake, e il giovanissimo Josh Hutcherson che presta la voce al solitario e ribelle Nod.
L’ennesima sfida dei Blue Sky Studios, in sala dal 23 maggio distribuita da 20th Century Fox,
è destinata così a parlare a grandi e piccoli, seguendo il trend di un’animazione sempre più colta e proiettata a superare i propri limiti.
di Elisabetta Bartucca