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Era meglio quando i bambini nascevano sotto i cavoli

Creato il 27 luglio 2013 da Tabulerase

bambini cavoliÈ ufficiale: sono una bigotta retrograda! Mal si comprenderebbe altrimenti la mia reazione di sconcerto misto ad incredulità mentre sfogliavo una rivista per ragazzi – da 6 a 13 anni – in edicola in questi giorni. E siccome quando parlo, di solito, non mi nascondo dietro un dito come fanno altri, vi dico subito che la rivista di cui parlo è FOCUS JUNIOR. Lo scorso anno, visto che i miei nipotini , oggi di 6 e 8 anni, mi subissavano di domande, come d’altronde fanno tutti i bambini da sempre, pensai beni di regalare loro l’abbonamento alla rivista. Per soddisfare curiosità e suscitarne altre, per cominciare a capire fenomeni ed eventi, in modo semplice ma non banale.

Tutto bene fino ad oggi. Focus Junior di questo mese ha deciso di concentrare la sua attenzione e quella dei suoi piccoli lettori (bambini, ripeto, dai 6 a 13 anni) sul sesso. Ben venga l’educazione sessuale perché l’ignoranza produce il buio, ma sfogliando le pagine del giornalino (opportunamente intercettato senza che i miei nipotini potessero riceverlo… censura… direte…), vincendo l’iniziale sorpresa, ho pensato che, in parte, raccontare dei cavoli e dei bambini che vi nascevano sotto non era poi così male…

Vi descrivo prima sommariamente i contenuti della lezione di sesso di Focus Junior:
- Come fare l’amore se provi attrazione fisica: l’uomo va sulla donna, infila e si muove… (riassunto mentre arrossisco)
- Foglio del giornalino bucato per far infilare un dito dentro al bambino e “verificare” così praticamente come si fa;
- Istruzioni sull’uso del preservativo;
- Istruzioni dettagliate su come masturbarsi ogni volta che si vuole (su e giù per il maschietto, sfregamenti vari per le femminucce)… e quant’altro il tutto accompagnato da immagini esplicite, che forse volevano essere ironiche, ma l’ironia si impara da grandi non a 6 anni quando tutto sembra verità assoluta.

L’obiezione fondamentale, forse la meno bigotta, paradossalmente, che muovo agli autori dell’articolo è che hanno fatto passare il sesso come un esercizio fisico che si può fare a proprio piacimento e che nessuna implicazione ha con i sentimenti. Fare l’amore non è “infilare qualcosa in un buco”. Ma di questo si è accuratamente evitato di parlare. Nessun riferimento al cuore che invece muove –o dovrebbe muovere – il mondo. Solo l’invito ad una promiscuità che per quanto consapevole, promiscuità rimane.

Sono sicura che qualcuno dirà “parlarne è utile”… non sono contraria, ripeto, ma voi siete convinti che bimbi di 6 – 8 – 10 anni abbiano necessità di sapere infilare un preservativo? O sarebbe il caso di istruirli piano piano all’amore e ai suoi piaceri, rispettandone l’iinocenza con la delicatezza che la loro età pretende?
L’infanzia è cosa sacra, tutta questa corsa a far crescere i bambini in fretta, a bruciare le tappe, non penso sia la via giusta per renderli adulti consapevoli…
Come al solito non mi reputo depositaria di verità assolute . Ho detto la mia, voi che ne pensate?


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