Il Nobel per la Pace 2010 è stato assegnato a Liu Xiaobo. Riccardo Luna, primo promotore – con Wired Italia – della candidatura di Internet, plaude la scelta del comitato e si inchina virtualmente al cospetto del dissidente cinese, ma fa capire che il percorso di Internet for Peace non è affatto giunto al traguardo:
Non credo che ripresenterò la candidatura di Internet al Nobel. Non lo farò perché non mi pare che abbia senso: il comitato non ha bisogno di una candidatura per dare il Nobel, i cinque di Oslo possono farlo in autonomia. Se hanno preso così sul serio la nostra campagna da portarla in short list, vuol dire che l’hanno capita. Possono dare il Nobel a Internet anche l’anno prossimo o quello dopo. In fondo non conta. Ma il senso di quella campagna non finisce qui. Continueremo a promuovere il significato profondo della Rete perché tutti lo capiscano, continueremo a celebrare le persone che con Internet fanno la differenza perché possano ispirare l’azione di altri. E ci batteremo ogni giorno per tre cose fondamentali: una più che decente connessione a banda larga per tutti, il wifi libero e la libertà della Rete. Quando? Subito.
Sottoscrivo i tre obiettivi evidenziati da Riccardo: il giorno in cui si realizzeranno, il risultato raggiunto sarà il premio da cui tutti potranno trarre beneficio.