Rinunciando all’eredità di Ermes Mattielli, il cugino Luigi costringe i due ladri rom a chiedere il risarcimento direttamente allo Stato.
Luigi ha rinunciato all’eredità di Ermes Mattielli. Il parente più prossimo del rigattiere di Arsiero, un paesino in provincia di Vicenza, con tanto di atto notarile, ha rifiutato il lascito del cugino Ermes, morto lo scorso novembre di infarto a 62 anni.
E’ notizia di qualche giorno fa, ma attualissima ed emblematica, che evidenzia le porcherie di una malagiustizia italiana che paradossalmente e inspiegabilmente emette delle sentenze vergognose.
La storia incredibile di Ermes.
Anche dopo la sua morte, la vicenda di Ermes Mattielli continua a suscitare indignazione e polemiche. La sua storia risale al giugno del 2006, quando sparò ai due rom, Cris Caris e Blu Helt, che si erano introdotti nella sua proprietà per rubare del rame. Da vent’anni subiva furti e, stanco di questa situazione, non esitò a sparare 14 colpi, ferendo i malviventi. Per questo motivo venne condannato a più di 5 anni di carcere ed a risarcire i ladri con 135mila euro.
Subito dopo la condanna muore di infarto, probabilmente provato da una lunga e stressante vicenda giudiziaria durata quasi dieci anni. Non ha fatto in tempo a fare ricorso, il suo cuore non ha retto.
Nessuno vuole l’eredità di Ermes Mattielli.
L’eredità di Ermes Mattielli, che non ha discendenti diretti, viene adesso rifiutata dal cugino Luigi Mattielli che non vuole accollarsi il maxi risarcimento dovuto ai ladri rimasti feriti nella notte della rapina. Il suo legale, Maurizio Zuccollo, sostiene che il cliente teme di finire nelle terribili tenaglie giudiziarie conseguenti alle cause di risarcimento.
Va detto comunque che, nonostante vivesse di una pensione di invalidità di soli 120 euro mensili a causa di una gamba di legno, Ermes disponeva di diverse proprietà immobiliari. Il cugino, però, ha preferito rinunciarvi piuttosto che impelagarsi con cause e tribunali.
Ma la storia non finisce qui. Se non si troveranno altri parenti disposti ad accollarsi l’eredità di Ermes Mattielli, i due rom dovranno citare lo Stato che ha stabilito il risarcimento, e che dovrà pagare. E, finalmente, i due ladri potranno, si fa per dire, avere giustizia. La stessa giustizia che non ha avuto il povero Ermes che da lassù vedrà, probabilmente, la sua casa andare in mano ai rom.
Ma il giudice Cristina Bertotti, che ha condannato Ermes, è in pace con la sua coscienza? Facciamo peccato se le augurassimo di trovarsi di fronte a due delinquenti che stanno rapinando la sua casa?
“La legge difende i delinquenti”. E’ uno slogan, ma forse è vero. In molte situazioni siamo costretti a credere che la gente comune non sia tutelata. La gente comune viene derubata e, se vogliamo, dopo sentenze ridicole, viene anche “derisa”. Al contrario, verso i delinquenti c’è una accondiscendenza dei giudici a discapito della gente onesta. Tutto ciò è scandaloso e vergognoso.
Cosa aspetta il Parlamento a rivedere la legge sulla legittima difesa?