Magazine Diario personale

Eresia flash

Creato il 12 giugno 2012 da Zioscriba

Di solito non amo cavalcare la retorica dei “bambini che muoiono di fame”. Ho sempre ritenuto assurdo, esagerato, sbagliato, sgridare e far sentire in colpa un figlio o un nipote che avanza nel piatto un boccone di carne grassa e nervosa, perché non gli piace, perché non riesce a masticarla, perché è già sazio (o perché in lui c’è un futuro vegetariano), come se mandar giù a forza quel pezzo di cibo potesse risolvere i problemi di chi cibo non ha, anziché produrre semplicemente qualche grammo di escremento in più.
Ma i vuoti stronzetti che celebrano l’ultimo giorno di scuola con la vergognosa, stupida, indegna, becero-conformista battaglia della farina e delle uova, sprecando quintali di ottimi alimenti, loro no, loro non possono non farmi pensare ai bambini che muoiono di fame. E allora io quei vuoti stronzetti li condannerei a un anno di lavoro socialmente utile. Ma non qui. Nel cuore dell’Africa.


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