Errori linguistici e domande fuori posto

Da Jessi

Nel mondo dei bambini tutti i quadri sono appesi troppo in alto.

(Stig Dagerman)

La correzione degli errori linguistici può essere un momento delicato, perchè potrebbe inibire la spontaneità dei bambini.

Una modalità diffusa ed efficace di correzione è quella delle sotto-sequenze: si apre cioè una specie di finestrella all’interno di un discorso, che poi riprende da dove interrotto.

Ad esempio:

Bambino/a: perchè l’albero ha caduto?

Adulto: è caduto

Bambino/a: perchè l’albero è caduto?

Adulto: perchè è stato tagliato

Questo tipo di procedura è molto complessa in realtà ed è veramente sorprendente che i bambini già ad un anno siano in grado di comprenderla! Infatti, per comprenderla, devono fare un confronto tra la forma propria e quella dell’adulto, notare una differenza, aver imparato che l’adulto è il loro modello e-infine- che la ripetizione equivale ad un suggerimento, da imitare.

Un altro esempio prevede una domanda da parte dell’adulto:

Bambino/a: perchè l’albero ha caduto?

Adulto: vuoi dire è caduto?

Bambino/a: perchè l’albero è caduto?

Adulto: perchè è stato tagliato

Queste sequenze sono tanto difficile che qualche problema lo danno: infatti, se una procedura simile viene usata per altri scopi, i bambini piccoli tendono comunque ad interpretarla come una correzione e si correggono anche quando hanno ragione!

Ad esempio, esiste un test di conservazione in cui ai bambini si fanno vedere due stecchini di uguale lunghezza, appaiati. I bambini riconoscono che questi sono uguali. A questo punto, l’adulto riformula la domanda dopo aver spostato i bastoncini, per vedere se i bambini danno ancora la stessa risposta o se lo spostamento li condiziona. Ma fino ai 5 anni, secondo alcuni, i bambini non danno tanto peso allo spostamento dei bastoncini, quanto al fatto che la domanda viene ripetuta: “Se me lo richiede, allora ho sbagliato!” pensano.

E danno la risposta sbagliata!

Questi esempi ci dicono che i bambini imparano presto ad usare le ‘domande’ secondo i modelli che trovano nell’input ma che potrebbero fraintendere degli usi meno comuni, come quando diciamo ad esempio “Vuoi fare silenzio?” intendendo invece “Fai silenzio!” (altri esempi: Mi puoi passare il sale? Significati nascosti (?) dietro il linguaggio quotidiano).

Tutti avvertiti quindi: se vogliamo silenzio, meglio dirlo chiaramente!

Mi fa molto piacere se lasci un tuo commento! Per restare in contatto con il blog, segui il gruppo su Facebook o iscriviti per e-mail, usando i pulsanti qui a destra.

Fonti per questo post:

Gelman R. (1969). Conservation acquisition: a problem of learning to attend to relevant attributes. Journal of Experimental Child Psychology, 7: 167-87, 1969.

Photo credits: Best Education Possible


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :

  • Avril: Organic Body Scrub

    Ciao a tutti!Vorrei parlarvi di un regalo ricevuto da una cara amica blogger, Organic Body Scrub di Avril.Silvia di Cosmovetto mi ha regalato questo scrub per i... Leggere il seguito

    Il 30 giugno 2015 da   Tiziana Balduini
    LIFESTYLE, PER LEI
  • Jumpsuit mania

    …..la mia selezione di jumpsuit, o comunemente chiamata tuta. Quest’anno mi fanno impazzire le jumpsuit e gli abiti lunghi, ma oggi voglio soffermarmi sulle... Leggere il seguito

    Il 30 giugno 2015 da   Littlefairyfashion
    MODA E TREND, PER LEI
  • Fiera Internazionale dell’Artigianato a Lisbona, la mia esperienza

    ENGLISH – PORTUGUÊS – FRANÇAISE – ESPAÑOL – DEUTSCHE La Fiera Internazionale dell’Artigianato, di cui vi avevo già parlato qui, è divisa in 3 padiglioni. Leggere il seguito

    Il 29 giugno 2015 da   Lillyslifestyle
    LIFESTYLE, PER LEI
  • Contorno occhi BIO Low-Cost, Nonique!

    Il contorno occhi BIO è uno dei prodotti più difficili da trovare a buon prezzo, economico ed al contempo di qualità. Ecco perché oggi, sono molto felice di... Leggere il seguito

    Il 29 giugno 2015 da   Debyvany91
    BELLEZZA, PER LEI
  • Bubu’s Kids!

    Sapete quanto mi piacere scovare brand di bambini, specialmente se sono made in Italy e create da mamme come noi. Oggi vi parlo di BuBU’S che BUBU’s nasce... Leggere il seguito

    Il 29 giugno 2015 da   Lefashionmama
    MATERNITÀ, MODA E TREND, PER LEI
  • Perchè è meglio prima che mai

    Dopo una settimana in giro per l’Italia, mi torna in mente il detto di mia nonna… Che io però rivisito a modo mio. Eccheccavolo. Ho condiviso con voi un pensier... Leggere il seguito

    Il 29 giugno 2015 da   Valentinap
    MODA E TREND, PER LEI