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Ersan Ilyasova: da promessa a pilastro dei Bucks

Creato il 22 ottobre 2012 da Basketcaffe @basketcaffe

I Milwaukee Bucks si apprestano ad iniziare l’ennesima stagione con tanti dubbi e poche certezze; i dubbi riguardano il futuro delle loro stelle Brandon Jennings e Monta Ellis, che se non rinnovano i loro contratti, potranno essere free agent a fine stagione e approdare in altre squadre. Al momento l’unica certezza è che la dirigenza ha deciso d’investire 40 milioni di Dollari per i prossimi 5 anni su Ersan Ilyasova. Il turco in quattro stagioni ha convinto la dirigenza con prestazioni importanti e con cifre in assoluta crescita nel corso degli anni. Nell’ultima annata Ersan in 60 gare ha racimolato oltre 13 punti di media, col 49% dal campo, un ottimo 45% da tre punti ma soprattutto quasi 9 rimbalzi a gara. La capacità di prendere rimbalzi è una qualità innata nel turco, che con i suoi 206 centimetri ha la stazza per dare una grossa mano sotto i tabelloni, anche se quasi sempre utilizzato come numero “3″. Per intenderci la scorsa stagione contro i Nets ha realizzato 29 punti e catturato 25 “rodmans” di cui 13 offensivi, un vero record per quella che a tutti gli effetti è un’ala piccola. Certo qualche anno fa probabilmente nessuno avrebbe scommesso su questo ragazzo, approdato in Nba con una storia alle spalle, di tipo spy story, una sorta d’intrigo internazionale. Nel 2005 Ersan viene chiamato dai Bucks con la scelta numero 36, proprio mentre nel suo paese, la Turchia, giungono richieste da parte della federazione uzbeca sulla reale identità del giocatore. La storia è davvero surreale: pare infatti che la nascita di Ilyasova sia stata dichiarata solo nel settembre del 2002, e da qui sorsero i dubbi del governo uzbeco, visto che un infante molto simile ad Ersan era sparito qualche mese prima: per intenderci il suo nome era Arsen Ilyasov di tre anni più vecchio. Il caso fu gestito dalla Fiba che dopo una serie d’indagini diede ragione alla federazione turca, dando quindi la possibilità al ragazzo di partecipare con la propria nazionale ai tornei di categoria. Fu proprio ai mondiali Under 20 che Ilyasova si fa conoscere al mondo intero trascinando la Turchia fino alla conquista della medaglia d’argento, diventando l’MVP del torneo. E’ quello il trampolino di lancio per il giocatore che così si vedrà aperte le porte degli Stati Uniti, dove parte davvero dal basso, infatti la società dei Bucks nel 2005 lo manda a farsi le ossa in D-League con i Tulsa 66ers, dove il giocatore si mette in mostra con 12 punti e 7 rimbalzi a gara. La stagione successiva è quella dell’esordio coi Pro: il turco pur giocando poco meno di 14 minuti a gara riesce ad avere cifre molto interessanti. Le due successive stagioni Ilyasova decide di giocarle in Europa con la maglia del Barcellona, per avere più possibilità di giocare ed acquisire la giusta maturità per tornare in Nba più completo e competitivo. Rientra ai Bucks nella stagione 09/10, assestandosi sui 10 punti a gara cifre che produrrà anche nella stagione successiva, prima di migliorarsi in quella scorsa diventando un vero punto di riferimento per la franchigia della città di Fonzie.
Dunque quella attuale dovrà essere la stagione della definitiva consacrazione, i numeri Ilyasova li ha dimostrati, ora sta a lui confermarli e diventare quel giocatore importante che servirà ai Bucks per crescere e cercare di diventare una squadra competitiva.


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