Esageroma nen, si dice in Piemonte, per invitare alla cautela, alla modestia, alla sobrietà. Dovrebbero dirlo pure nelle file del Pdl. In Lombardia il partito viene riammesso alle elezioni dal Tar per il rotto della cuffia, mentre non avviene lo stesso nel Lazio. Anzichè arrossire imbarazzati, scusarsi, ringraziare e portare a casa il Pdl attacca l’opposizione, che più che acconsentire alla firma del ddl di Napolitano mi sembra non potesse fare. “E’ colpa delle gazzarre dei radicali, è colpa della sinistra sovietica”, dichiarava ieri il premier, con improntitudine. Oggi, ancora: “Hanno bloccato le nostre liste, volevano impedirci di partecipare“. Giustappunto l’impedimento è tema chiave, oggi: la legge sul ”legittimo impedimento” è passata, e almeno per un po’ il presidente del consiglio potrà non farsi processare.
L’eccesso di sms può costare il posto. Lo ha stabilito la Cassazione, condannando un impiegato Telecom che aveva mandato 50mila messaggini dal telefono aziendale, ed è stato licenziato.
Con il digitale terrestre ci sono (ci saranno, in molte regioni ancora analogiche) centinaia e centinaia di canali, di programmi, di possibilità pubblicitarie, di frequenze. Una vera esagerazione. E nessuna, proprio nessuna, trasmetterà programmi politici, per non nuocere all’equilibrio (?) pre-elettorale. (Il Corriere, con un testimonial èclatant, trasloca le tribune politiche sul web: oggi alle 15.30 c’è il primo faccia a faccia fra La Russa e Letta).