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Esaurimenti nervosi in vestitini chic

Creato il 16 settembre 2011 da Lacocchi @laCocchi
Sono in preda ad un esaurimento nervoso.
No, non penso sia un esaurimento nervoso. Penso si chiami noia.
Sono passati due mesi da quando sono arrivata in quest'ufficio. E sapevo che prima o poi sarebbe successo.
Che mi sarebbe venuta la nausea da social network e il vomito da ticchettio di tastiere.
Sono passati due mesi da quel primo giorno che, 23 minuti dopo essere entrata dalla porta bianca dell'ufficio ed essermi seduta sulla mia scrivania, sono corsa in bagno a urlare una serie di spropositi e di:"Io impazzisco qui dentro ma cosa stai facendo ma sei cretina. No, no, lo devi fare ma poi non venire a lamentarti se tra due mesi un giorno entrerai in quest'ufficio e ti verrá da urlare a tutti "Ma basta, ma smettetela, ma uscite." No, non lo devi fare, non lo devi fare. Resisti. Resisti."
Che é uscita una da uno dei bagni ed é scappata via guardandomi preoccupata.
Ecco. Sono passati due mesi. Sono stata brava, eh, a resistere.
E me ne mancano solo altri 4 per finire di essere stragista e diventare qualcos'altro. Se non decido di porre fine alla mia esistenza prima. "E' stata la stragista. Nel bagno. Con la carta igienica."
Stavo pensando a quando madre mi diceva di fare la lista dei pro e dei contro per capire se ne valeva la pena di fare una cosa o no. E poi ho pensato che é una stronzata. Non ha mai funzionato. L'ultima volta che l'ho fatta, l'ho fatta per mettermi con un tizio che poi alla fine é andato a letto con un'altra.
Si, tra i contro in quel caso c'era anche un "si farebbe anche una seggiola".
E quindi anche per la vita d'ufficio, mi sembra una lista piuttosto inutile da fare. Perché non ho ancora trovato i pro. Ma molti contro sí.
Un giorno in ufficio sembra durare 2345 ore. Anche se hai cose da fare. Anche se lavori tutte le 2345 ore. Sembra comunque che duri 2345 ore.
Ogni mattina le stesse cose: accendi pc, inserisci password, controlla mail, apri social network, guarda Facebook, scrivi su Twitter. Manda email.
Voi ci pensate a quante mail mandate ogni giorno? Voi ci pensate che ci mandiamo mail pure per dirci: "Io vado a mangiare alle 12, e tu?"
Controlla siti. Google é diventato il mio peggior incubo. Lo sogno di notte. Sogno Google che mi si mangia bevendosi una pinta.
Io prima volevo bene al computer. Prima era mio amico. Prima ridevamo e scherzavamo insieme. Ora lo prenderei a calci: non sorride, non ride, non parla, non comunica, non ride delle tue battute. Niente.
Otto ore immobile alla scrivania a fissare uno stronzo che non ti parla.
Otto ore in silenzio, tutti a fissare gli schermi e ogni tanto uno butta una battuta che non fa ridere, ma devi ridere, e tutto quello che fai é "Aah" e poi di nuovo ticchetiticchetiticchetiticcheti.
Le giornate in ufficio non cambiano mai. Meeting a parte. Che siamo lí a parlare per ore ed ore di non so bene cosa, progetti futuri che non si faranno e idee che nessuno ascolta.
E poi salta fuori la ragazza Excel Shit e non sheet, quella che lei e excel sono come i pappagallini inseparabili, culo e camicia, che anche per andare a fare la pipí glielo devi comunicare via excel, e dice: "Fate un foglio excel, o una presentazione di quello che abbiamo discusso. Ok? E scrivete anche 15 comunicati stampa."
15, no dico, 15? Manco la BBC, manco Al Jazeera. Manco Obama in campagna politica.
Ma hai sempre i weekend liberi. E le sere libere. E sei sempre cosí maledettamente prevedibile.
Ci ritroviamo a pregare perché arrivi il venerdí giá il lunedí mattina. E ci facciamo sempre le stesse domande "Com'é andato il weekend-cosa fai questo weekend".
E i pub sono lí ad aspettarci, perché sanno quando veniamo pagati e sanno anche quando finiamo tutti i soldi.
Ci svegliamo la domenica sperando che la domenica non finisca mai. E poi comunque, in ogni caso, va a finire che é sempre un altro lunedí di merda.

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