i verdi pascoli dopo la baita Sporting Club
Dopo circa 20 minuti raggiungiamo quota m. 1527 della Croce di Ongara e da qui seguiamo il sentiero CAI 850 che ci porterà fino a malga Fiara. Ma per arrivare a Malga Fiara ce n'è di strada da fare!! Facciamo una breve sosta foto e via di nuovo in marcia. Raggiungiamo la malga Longara Davanti, e sempre in leggera salita, camminiamo sul crinale che separa le valli di Campomulo e Nos, con splendide vedute sulle cime più a nord dell'altopiano: cima Portule, Campo di Corno Bianco e cima X.
sentiero CAI 850
Da qui si può vedere gran parte del percorso che ci aspetta per raggiungere la prossima malga: malga Longara di Dietro.la strada per le malghe
Purtroppo è ancora presto per l'apertura delle malghe, un vero peccato perchè sarebbe stato un giro perfetto per fare delle degustazioni di prodotti tipici lungo il percorso. Per fortuna alla fine della nostra escursione ci sarà ilrifugio Campomuletto con tutte le sue specialità ad attenderci, e siamo proprio sicuri di poterci rifare.
malga Longara di Dietro
Dopo circa quindici minuti facciamo una brevissima deviazione per ammirare il monumento in onore a Papa Giovanni Paolo II che fece visita a queste montagne nel luglio 1988. Da qui il panorama spazia su gran parte dei monti a sud dell'altopiano.monumento al Papa
Ritorniamo nel nostro sentiero e ignoriamo la strada a destra che arriva dal rifugio Campomulo; prendiamo invece un sentiero sulla sinistra con segnaletica CAI. L'ambiente si fa più selvaggio, si notano in entrambi i lati delle antiche trincee testimonianze di eventi tragici avvenuti qui a Gallio e in tutto l'altopiano di Asiago.segnaletica CAI da osservare sempre
Dopo 20 minuti dalla deviazione raggiungiamo la malga Fiaretta, molto antica e in tipico stile dell'altopiano, si notano subito la casara dove si fa il formaggio, il ricovero per gli animali e la casa del malghese in genere sempre a due piani. Questa tipologia di malga la si trova ovunque qui a Gallio e ad Asiago. Verrebbe voglia di fermarsi e di godersi questo silenzio, ma ancora manca l'ultimo tratto della nostra escursione.
malga Fiaretta
Oltrepassiamo una fontana per l'abbeveramento delle mucche, purtroppo in questo periodo senza acqua ed eccoci all'ultima malga del nostro itinerario: malga Fiara.Pure qui la composizione è sempre la stessa, tre costruzioni per l'alpeggio dove da qualche anno si può anche pernottare e passare una notte immersi in una splendida radura tra boschi di larici e abeti rossi.
malga Fiara
Da malga Fiara prendiamo la strada sterrata che scende verso Gallio e dopo circa venti minuti arriviamo finalmente al rifugio Campomuletto, la nostra ultima meta. La fortuna ha voluto che prima di partire avessimo prenotato tre posti a sedere... E abbiamo fatto bene! Ad attenderci qui c'è una marea di gente, complice soprattutto la possibilità di arrivare con le auto. In totale la camminata per arrivare al rifugio Campomuletto è stata di due ore e quaranta. Non nascondo che la fame è tanta, e solo a vedere questi piatti ne è venuta ancora di più:bigoli con ragù di lepre
dolci delizie
interno rifugio Campomuletto
Bigoli con ragù di lepre, formaggio fuso con speck e tagliere di torte di pesca e ricotta. Ottimo! Per finire un assaggio anche della grappa del rifugio che ci ha rallegrati un po' prima di affrontare il rientro. Nei pressi del rifugio Campomuletto è presente un percorso chiamato “sentiero del silenzio”, che in circa un'ora, compie un giro ad anello con opere che invitano a riflessione sulla tragedia della guerra. Purtroppo non facciamo a tempo a visitarlo, sarà un'occasione per organizzare un'altra escursione in zona Gallio!Il ritorno lo effettuiamo scendendo per un breve tratto sulla strada asfaltata, e che poi lasciamo prendendo, nei pressi di un tornante, un sentiero (non segnalato) che raggiunge la conca dove è situato il rifugio Campomulo.
rifugio Campomulo in lontanza
Di nuovo in salita e rieccoci al monumento al Papa sul sentiero CAI 850 percorso questa mattina. Da qui l'itinerario è lo stesso dell'andata: malga Longara Di Dietro, Longara Davanti, Croce di Ongara e poi via in discesa sui verdi prati delle piste da sci che conducono alla Baita Sporting Club dove abbiamo lasciato la macchina! Totale camminata di ritorno un'ora e quaranta dal rifugio Campomuletto.Finisce così questa bellissima escursione per le malghe sull'altopiano di Asiago, alla ricerca di antichi sapori da gustare e circondati da un panorama da favola.
SCHEDA TECNICABaita Sporting Club m. 1432 - Malga Fiaretta m. 1647 (1 ora 40)Malga Fiaretta - Rifugio Campomuletto m. 1602 (1 ora)Rifugio Campomuletto - Baita Sporting Club ( 1 ora 40)Punto più alto m. 1655 della mala Longara di DietroDislivello: m. 223
Vedi anche: le mie escursioni in montagnaVedi anche: my veneto