Magazine Maternità

Esercizio allo specchio

Da Lanterna
Mi è capitato recentemente di parlare con donne della mia età che non vogliono figli. Non è che non riescono ad averli, proprio non li vogliono. Ecco, io queste donne le capisco fino all'ultimo capello, perché credo proprio che sarei stata come loro, se non avessi conosciuto Luca.
E questa frase non significa: credo proprio che sarei stata una povera sfigata arida come loro, se non avessi conosciuto l'Amore della mia vita. Significa semplicemente che, non avendo mai visto la maternità come un mio obiettivo, probabilmente non avrei mai desiderato di diventare madre se non avessi conosciuto una persona che inspiegabilmente mi ha fatto pensare "io con questo ci faccio una figlia".
A volte ci penso, a quell'altra me "in potenza". Me la vedo magra e in forma, nel mio monolocale in centro, con un bel lavoro (non ben remunerato, basta bello), sempre impegnata in qualche attività tipo danza, cinema, serate con gli amici... le cose che facevo 7 anni fa. Me la vedo anche con i suoi momenti di tristezza, i momenti in cui la solitudine diventa un duro prezzo da pagare per la libertà. Me la vedo un po' avvilita per la vigliaccheria del maschio di turno, eventualmente. Mi dispiace per lei, ma non riesco a vederla impegnata in un rapporto di più largo respiro: se mi innamoro, io voglio stare con tutti i piedi con la persona che amo e quindi tendo a passare presto alla convivenza. La vedo triste? Mannò, anzi. Vedo cose che mi mancano e che possono esistere solo nella vita da single: le nottate in cui ti svegli e ti guardi i programmi della notte senza alzarti dal letto, le mattinate in cui un po' dormi un po' fantastichi, le giornate di festa passate a scrivere senza interruzioni, un lavoro a cui puoi dedicarti anima e corpo.
Mi manca, quell'altra me? A volte. Ultimamente sempre di meno. Sarà che, a furia di portarlo, il cilicio non si sente più ;-)
Certo, mi immagino anche come quella me stessa single e childfree guarderebbe la me stessa sposata e bi-mamma. Prima di tutto mi direbbe: ma come ti sei permessa di ingrassarmi così? Però credo che mi invidierebbe per il fatto che dormo tutte le notti con l'uomo che amo. Non sarebbe contenta del posto in cui vivo, né del lavoro che faccio. Le piacerebbe molto l'ambiente di danza che frequento, e che non so se lei sarebbe arrivata a conoscere, partendo da Aranda. Sarebbe stupita e incuriosita del mio rapporto quotidiano con due (DUE!) bambini. E scoprirebbe che avere una famiglia è molto meno faticoso di quello che si dice in giro. Sicuramente le piacerebbero le mie gatte. Piangerebbe nello scoprire che la Twingo è morta a soli 7 anni. Sarebbe molto contenta per il progetto Viola.
Io la considererei una fallita o una superficiale perché non ha voluto figli? Manco per idea.
Lei mi considererebbe una col cervello a mezzo servizio perché ho voluto figli? Spero di no, la faccio più intelligente di così.

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