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Esiste la destinazione giusta, al momento giusto?

Creato il 22 agosto 2015 da Elisa Pasqualetto @LizAu87

destinazione giustaLa scelta della destinazione, nella programmazione di un viaggio, non è sicuramente cosa da poco, ma esiste una destinazione giusta per il momento che si sta vivendo della propria vita?

La vita è un’insieme di imprevisti, si può cercare di darle una direzione, ma qualcosa capita in continuazione e non sempre si ha la capacità o la possibilità di tenere tutto sotto controllo. Un po’ come quando si esce di casa con le scarpe nuove e si pesa una merda, più o meno siamo lì. 

Ci sono dei periodi nella vita dove ogni cosa sembra andare al posto giusto. Tutto capita nel momento in cui deve capitare. Nulla è fuori posto” dice Filippo Tognola nel suo blog, ma ce ne sono altrettanti nei quali le cose non vanno come si è programmato, quasi sembra che tutto cambi direzione solamente per farci un dispetto.

Dunque, alla luce di ciò, credo che anche la destinazione in un viaggio possa fare la differenza, possa esserci quel luogo giusto al momento giusto, come quello sbagliato al momento giusto o giusto nel momento sbagliato… il bello di tutto ciò? E’ che non si può prevedere, lo si sperimenta nel momento in cui si vive o, molto più spesso, al ritorno.

Molti viaggi vengono programmati a caso, principalmente la scelta della destinazione si basa sulla voglia di vedere quel posto tanto sognato, senza andare oltre, ma d’altro canto, nemmeno ci si pensa, si prende, si parte e poi si vedrà. Ed è giusto così!

Quando sono partita per Parigi da sola, ho deciso anche di fare la mia prima esperienza di couchsurfing, momento giusto o momento sbagliato? Destinazione giusta o destinazione sbagliata?

Con il senno di poi credo di aver scelto bene. Parigi è una città che ho sempre messo in un angolo del cassetto dedicato ai miei desideri, tutti dicevano che era stupenda, il mio ex ragazzo non voleva metterci piede per via di tutti quei famosi stereotipi francesi, e io finivo sempre per dirmi che “tanto avevo tempo per andarci”… e invece, me ne sono innamorata in 2 giorni, complice il mio scrittore preferito a cui ho dedicato un itinerario tra i luoghi in cui è vissuto: Henry Miller. 

destinazione giusta

Prendo come esempio Parigi, ma potrei anche dirvi che anche la mia esperienza in Australia con il Working Holiday Visa si è rivelata la scelta migliore che potessi fare, dal momento che questo blog ha fatto prima due anni e ha poi il terzo compleanno, proprio qualche mese fa, con tutti i pro e i contro che ne conseguono.

Io sono della filosofia che tutto succeda per un motivo, che la destinazione giusta al momento giusto esista perchè noi vogliamo che sia così, perchè in quel periodo della nostra vita ci sentiamo più in sintonia con una Berlino piuttosto che con le spiagge da cartolina delle isole Fiji, che per altro, a me nemmeno son piaciute, ma non per questo lo reputo un “viaggio sbagliato”.

La destinazione giusta al momento giusto esiste, come la si riconosce? Perchè ogni tassello del puzzle si incastra alla perfezione, perchè ogni imprevisto si rivela essere un’opportunità e non una serie inesorabile di sfighe, perchè chiudendo gli occhi ci si sente a casa anche se a mille miglia di distanza da quella vera, perchè la merda che si pesta lì fa sicuramente meno incazzare di quella pestata prima di entrare in ufficio, perchè si viaggia per il gusto di viaggiare, perchè una volta tornati non si vede l’ora di tornarci, anche se… è giusto tornare in un posto già visto?


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