L’europarlamentare Claudio Morganti, sulla questione over 50 senza reddito, ha interrogato la Commissione europea che così risponde: l’innalzamento dell’età pensionabile, dovrebbe essere sostenuto da provvedimenti che consentano ai lavoratori di restare sul mercato del lavoro o, se ciò non è possibile, che garantiscano loro un reddito sicuro adeguato. E si scopre che i soldi per assicurare un reddito agli esodati di ogni ordine c’erano, ma non sono stati presi. Conosciamo tutti il gravissimo errore di valutazione contenuto nella Riforma Fornero la quale, con un battito di ciglio, ha lasciato per anni a casa migliaia di cittadini senza stipendio e senza pensione e conosciamo altresì bene, la difficoltà del nostro governo nel reperire fondi per sostentarli. Peccato che i fondi erano disponibili fino allo scorso luglio, bastava attivarsi per tempo in quel di Bruxelles.
Claudio Morganti, europarlamentare e fondatore del movimento Io Cambio, così racconta a noi di Federcontribuenti: ” lo scorso aprile ho incontrato a Bruxelles un gruppo di esodati provenienti da varie parti d’Italia, esasperati del fatto che la politica li aveva praticamente abbandonati. C’erano addirittura casi di due esodati nella stessa famiglia. Prima di rivolgersi a me avevano incontrato il sottosegretario alla presidenza del consiglio dei ministri Del Rio e il vice-presidente del Parlamento Europeo Gianni Pittella. Da tali incontri non era uscito un granché. Cosi, dopo l’incontro presentai una interrogazione alla commissione europea chiedendo se era previsto l’utilizzo del Fondo Sociale Europeo per risolvere il problema esodati. La risposta del Commissario Andor, arrivata nel mese di Giugno, affermava la reale possibilita di utilizzo del suddetto fondo e la richiesta doveva essere espletata entro il 21 luglio. Ho pubblicizzato la richiesta il più possibile, purtroppo non c’è stato ascolto sia da parte del governo e della sua maggioranza, sia da parte dell’opposizione. Da questa vicenda si capisce il perchè il nostro Paese risulta tra i peggiori per il recepimento dei fondi europei, vera ninfa per la nostra disastrata situazione economica”. La Commissione precisava a Morganti: ” Il regolamento FSE ( Fondo Sociale Europeo ) per il periodo 2014-2020 include le priorità di investimento per l’assistenza sociale e l’accesso all’apprendimento permanente. Tuttavia, in linea con il principio della gestione condivisa, la selezione degli investimenti da finanziare mediante l’FSE è di competenza degli Stati membri, sulla base dell’accordo di partenariato e dei programmi operativi convenuti con la Commissione. L’accordo di partenariato è stato presentato dall’Italia alla Commissione in data 22 aprile. I programmi operativi dovranno essere presentati entro il 21 luglio”. Perchè il 21 luglio l’Italia non ha presentato i programmi operativi?
Abbiamo preferito suddividere la sottoclasse sociale in ulteriori scaglioni, in ”Salvaguardia”, siamo alla sesta manovra in questo senso e abbiamo ancora 60 mila over 50 fuori dal lavoro, esclusi dalla pensione; qualcuno dall’alto si è posto la semplice domanda, ma di cosa vivono?
Appurato il doppio errore commesso dal governo italiano, riforma Fornero e mancata richiesta fondi FSE, ricordando i tanti, troppi, cittadini lasciati a casa senza alcun reddito e diritto, sarà il caso di pentirsi e chiedere scusa togliendo i vitalizi a chicchessia e usarli per questi cittadini? Sarà il caso che i nostri politici, molti dei quali con una carriera al parlamento trentennale, provino nella loro vita l’ebrezza di una vera giornata di lavoro, di un mese a pane e acqua, il sensazionale brivido di non sapere con quali soldi pagare la bolletta della luce?
Magazine Attualità
Esodati, Morganti rivela:”i soldi c’erano, ma non li abbiamo presi”
Creato il 30 ottobre 2014 da Ufficiostampafedercontribuenti @Federcontribuen
L’europarlamentare Claudio Morganti, sulla questione over 50 senza reddito, ha interrogato la Commissione europea che così risponde: l’innalzamento dell’età pensionabile, dovrebbe essere sostenuto da provvedimenti che consentano ai lavoratori di restare sul mercato del lavoro o, se ciò non è possibile, che garantiscano loro un reddito sicuro adeguato. E si scopre che i soldi per assicurare un reddito agli esodati di ogni ordine c’erano, ma non sono stati presi. Conosciamo tutti il gravissimo errore di valutazione contenuto nella Riforma Fornero la quale, con un battito di ciglio, ha lasciato per anni a casa migliaia di cittadini senza stipendio e senza pensione e conosciamo altresì bene, la difficoltà del nostro governo nel reperire fondi per sostentarli. Peccato che i fondi erano disponibili fino allo scorso luglio, bastava attivarsi per tempo in quel di Bruxelles.
Claudio Morganti, europarlamentare e fondatore del movimento Io Cambio, così racconta a noi di Federcontribuenti: ” lo scorso aprile ho incontrato a Bruxelles un gruppo di esodati provenienti da varie parti d’Italia, esasperati del fatto che la politica li aveva praticamente abbandonati. C’erano addirittura casi di due esodati nella stessa famiglia. Prima di rivolgersi a me avevano incontrato il sottosegretario alla presidenza del consiglio dei ministri Del Rio e il vice-presidente del Parlamento Europeo Gianni Pittella. Da tali incontri non era uscito un granché. Cosi, dopo l’incontro presentai una interrogazione alla commissione europea chiedendo se era previsto l’utilizzo del Fondo Sociale Europeo per risolvere il problema esodati. La risposta del Commissario Andor, arrivata nel mese di Giugno, affermava la reale possibilita di utilizzo del suddetto fondo e la richiesta doveva essere espletata entro il 21 luglio. Ho pubblicizzato la richiesta il più possibile, purtroppo non c’è stato ascolto sia da parte del governo e della sua maggioranza, sia da parte dell’opposizione. Da questa vicenda si capisce il perchè il nostro Paese risulta tra i peggiori per il recepimento dei fondi europei, vera ninfa per la nostra disastrata situazione economica”. La Commissione precisava a Morganti: ” Il regolamento FSE ( Fondo Sociale Europeo ) per il periodo 2014-2020 include le priorità di investimento per l’assistenza sociale e l’accesso all’apprendimento permanente. Tuttavia, in linea con il principio della gestione condivisa, la selezione degli investimenti da finanziare mediante l’FSE è di competenza degli Stati membri, sulla base dell’accordo di partenariato e dei programmi operativi convenuti con la Commissione. L’accordo di partenariato è stato presentato dall’Italia alla Commissione in data 22 aprile. I programmi operativi dovranno essere presentati entro il 21 luglio”. Perchè il 21 luglio l’Italia non ha presentato i programmi operativi?
Abbiamo preferito suddividere la sottoclasse sociale in ulteriori scaglioni, in ”Salvaguardia”, siamo alla sesta manovra in questo senso e abbiamo ancora 60 mila over 50 fuori dal lavoro, esclusi dalla pensione; qualcuno dall’alto si è posto la semplice domanda, ma di cosa vivono?
Appurato il doppio errore commesso dal governo italiano, riforma Fornero e mancata richiesta fondi FSE, ricordando i tanti, troppi, cittadini lasciati a casa senza alcun reddito e diritto, sarà il caso di pentirsi e chiedere scusa togliendo i vitalizi a chicchessia e usarli per questi cittadini? Sarà il caso che i nostri politici, molti dei quali con una carriera al parlamento trentennale, provino nella loro vita l’ebrezza di una vera giornata di lavoro, di un mese a pane e acqua, il sensazionale brivido di non sapere con quali soldi pagare la bolletta della luce?
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