Tripudio di stampe etniche e tribali, la P/E 2013 ci insegna il melting pot culturale. Il guardaroba della prossima stagione strizza l'occhio a tutto ciò che sa di straniero ed esotico. La parola d'ordine è quindi contaminazione: Marni, Missoni, Etro, Prada portano in passerella tradizioni ed etnie differenti, colori accesi e tessuti in contrasto all'insegna del mix and match.
ETRO P/E 2013
MISSONI P/E 2013
Mix eterogeneo di etnie, prodotto culturale di popoli lontani, le stampe impreziosiscono anche le collezioni di Fendi, Aquilano.Rimondi, Borbonese
FENDI P/E 2013
AQUILANO.RIMONDI P/E 2013
BORBONESE P/E 2013
Nella collezione di Iceberg un mood etnico, fatto di gonnelloni, maxi cinture e stampe multicolor si incontra con le linee eleganti di blazer, top a collo alto e lunghi abiti in seta colorata.
Il risultato che deriva dal mix originale sono una serie di look ricercati e chic, per una donna che ama capi di sapore etnico ma non vuole rinunciare all'eleganza di un mini dress dalle linee semplici o alla lucentezza di un tessuto prezioso.
ICEBERG P/E 2013
Si riscoprono le tradizioni della multietnicità anche da MSGM, su stampe patchwork, che alternano cromie e fantasie diverse: risultato, un'eleganza nuova, rivisitata, moderna, con una sinuosa pantera come ‘mascotte’
MSGM P/E 2013
MSGM P/E 2013
Preziosi tessuti batik e wax ( disegni patrimonio culturale dei popoli africani) anche nella collezione di Stella Jean: da Altaroma l’ex modella propone una collezione molto raffinata, con proporzioni anni Cinquanta, turbanti e gonne a ruota.
STELLA JEAN P/E 20123
STELLA JEAN P/E 2013
Infine, anche nella nuova collezione per la Primavera Estate 2013 firmata dallo stilista Jeremy Scott per il brand sportivo Adidas non mancano riferimenti allo stile animalier ed ai grafismi di ispirazione etnica
JEREMY SCOTT per ADIDAS P/E 2013
Ci aspetta dunque un'estate coloratissima e all'insegna dell'arte e della multiforme cultura di Paesi lontani, il cui fascino esercita sempre un'attrazione fatale per il mondo della moda. Pronte dunque al viaggio virtuale verso l'esotico?
Mary Flairdream