>Esperienze di autogestione della produzione in Grecia e Italia" />
Esperienze di autogestione
Nelle crisi economiche, in ogni epoca storica, ha fatto capolino l’autogestione della produzione e delle fabbriche, quale tentativo di dare una risposta alla logica padronale di abbandono delle stesse, dopo la rapina delle ricchezze prodotte collettivamente, per garantire un reddito ai lavoratori, per costruire un circuito alternativo che superasse le logiche del mercato capitalistico, per stare dentro lo stesso mercato con una prospettiva di redistribuzione egualitaria del reddito.
Nella Grecia, depredata dalle politiche neoliberiste imposte dalla Troika e fortemente impoverita, le esperienze di autogestione fatte dalla Zanon e molte altre aziende in Argentina, quelle dei mercati indigeni alternativi praticati in molte aree indigene dell’America Latina, le rivendite dell’usato presenti in Italia e in tutta l’Europa – anche in forma di business commerciale – sono riviste, attualizzate e sperimentate anche con la sostituzione della circolazione monetaria, con la sperimentazione di strumenti finanziari.
In Italia ci sono esperienze analoghe e di più, pensiamo a Officine zero di Roma. Accanto ad esperienze autogestionarie come quelle che ci segnalano Gianluca Carmosino e Gianni Belloni nel loro libro inchiesta - qui un loro articolo - ci sono delle altre realtà produttive che vale la pena prendere in considerazione e che sono state segnalate da un articolo di Dario Di Vico sul Corriere [si veda l’allegato]. Sono 36 esperienze di variegata autogestione dell’attività d’impresa in cui gli operai, gli impiegati, i tecnici e, alle volte, anche alcuni dirigenti hanno investito il loro TFR [la liquidazione], per poi accedere al credito di banche tipo Etica o Unipol e rimettere in moto le vecchie linee di produzione o sperimentarne di nuove.
Certamente tutte queste sono sperimentazioni particolari, contradditorie, in cui possiamo leggerci di tutto, dall’autosfruttamento alla più utopistica forma di lavoro liberato, ciò non di meno sono percorsi che ci segnalano dei tentativi di uscita dalla crisi a testa alta e con un diverso modello produttivo e di società.
http://www.globalproject.info/
link articolo: http://www.globalproject.info/it/in_movimento/produrre-senza-il-padrone/15580