E' chiaro che non c'è la riprova. L'unico confronto che si può fare è con la Libia. Altra situazione, altri territori, altri militari, dunque realtà non sovrapponibili però, qualche paragone lo si può fare. E' il macabro o tragico "esperimento" di cui avevo iniziato a parlare qui.A suo tempo, contro l'intervento delle forze di coalizione in Libia se ne dissero di tutti i colori. Ecco alcuni esempi, tra i tantissimi che vi furono, di ferma opposizione all'intervento armato:- Contro un intervento militare in Libia,
- Libia: Unione Africana contro intervento
- Contro l’intervento militare in Libia, senza se e senza ma!
Libia. Quante persone sono morte in Libia durante la sollevazione popolare prima e la guerra civile dopo? Non è facile saperlo. Possiamo sommariamente dividere l'intera sequenza in due periodi distinti: 15 febbraio-18 marzo, periodo pre-intervento e 19 marzo-31 ottobre periodo dell'intervento delle forze di coalizione. Utilizzo i dati forniti dalle organizzazioni internazionali come WHO (World health Organization), IFHR (International federation for Human Rights), UN Human Right Council, NTC (National Transitional Council), così come li riporta en.Wikipedia:
Siria. La sollevazione popolare in Siria, secondo quanto riporta un'altra voce di en.Wikipedia, è iniziata il 26 gennaio 2011. Dato che non ci sono interventi armati esterni per il noto veto messo dalla Russia (su cui pesa probabilmente un macroscopico conflitto di interessi), tutti i morti sono da imputare alle forze interne, da quelle governative a quelle di opposizione. Ecco il quadro d'insieme
mentre per il sito di opposizione Syrian martyrs le vittime sono state 16.740.Si va dunque dai 10.248 morti stimati dal Governo siriano ai 16.740 decessi del sito di opposizione. Direi che, a quanto sembra, anche senza intervento armato esterno i morti ci sono ugualmente. Dimostra questo che è sempre preferibile un intervento armato? Non è sicuro ma, almeno nel caso libico, riduce sicuramente la durata del conflitto: 7 mesi in Libia, 17 mesi in Siria, e ancora non è finita. Le prospettive per le forze di opposizione al governo siriano e per i civili non sono rosee. La comunità internazionale può solo agire per via diplomatica e utilizzare l'embargo che, ovviamente, si ripercuote più sulla popolazione che sui governativi. Se ci fosse stato un intervento armato le cose sarebbero andate diversamente? Non è dato saperlo perchè ogni conflitto fa storia a sè, ma non sono nemmeno così diversi da non azzardare un pronostico. Le relative Forze Armate, secondo quanto riporta NationMaster, sono più o meno simili, anche se il numero di militari è nettamente superiore in Siria. Non credo sia stata la presunta superiore dotazione militare siriana a impedire l'intervento, quanto il veto Russo. Anche se, osservando l'andamento dei morti in Libia durante l'intervento della coalizione e in Siria durante la sollevazione popolare, si nota che durante l'intervento aumentano i decessi nell'unità di tempo (più o meno stesso numero di morti in 7 mesi in Libia e in 17 mesi in Siria), a volte l'ingresso di forze esterne diminuisce di molto la durata del conflitto.In sostanza, il tanto vituperato ingresso di forze armate previa risoluzione ONU ha dimostrato, nel confronto Libia-Siria di fare, se il conflitto siriano finisse oggi, quasi lo stesso numero di morti, ma il conflitto in Siria, purtroppo, non è finito, e non si sa quando finirà.Quand'anche l'intervento esterno avesse motivazioni recondite, se serve a ridurre il numero dei morti, sarebbe auspicabile oppure no? E quanti morti ci saranno ancora in Siria?Sono convinto che se vi fosse stata una risoluzione dell'Onu si sarebbero levate voci di protesta altissime, ma il non intervento ha fatto esattamente, fino ad oggi, lo stesso numero di vittime (ricordo che sono in entrambi i casi stime) e che, molto probabilmente, finirà con il farne molte di più. Perchè si è così ostili all'intervento armato, allora? Solo perchè in Siria, come in molti degli altri paesi del medio oriente, c'è il petrolio? Ma anche il veto della Russia obbedisce a ragioni economiche.Purtroppo molto spesso è l'ideologia che impedisce di vedere la soluzione migliore, quella che causa meno vittime cioè. L'esperimento Libia-Siria non è ovviamente risolutivo, è poco più di un caso aneddotico, pure apre qualche spiraglio, che per me significa: meglio, a volte, una guerra anche se basata su interessi economici, se il non intervenire finisce per causare molte più vittime.image source/credit
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