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Essential 11: gli 11 eroi (e villain) dei fumetti peggio vestiti

Creato il 18 febbraio 2013 da Lospaziobianco.it @lospaziobianco

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Un gioco: senza altro criterio che quello soggettivo, abbiamo chiesto a Vega Guerrieri, autrice del blog Fashion Class for Superheroes, una classifica degli 11 eroi e villain del fumetto dal costume più improbabile.

Amati, idolatrati, seguiti, divinizzati, i personaggi dei fumetti si sono ritagliati con il tempo un ruolo nella nostra società, ma raramente sono presi come esempi di stile. Perché? Perché se vestono male! Ecco perché!
Costumi sfilati a lap dancer e domatori di circo, pezzi d’antiquariato anni Ottanta tirati fuori dai cassetti de nonna, tessuti improponibili che causano ipersudorazione, abbinamenti cromatici degni di un daltonico, le scelte dei supereroi in fatto di moda lasciano molto a desiderare.
Generalizzare non è mai corretto, quindi ho pensato di sottoporre all’attenzione generale dei singoli casi, i peggiori a mio avviso, che forniscano fondamento alle mie parole. Ecco quindi gli 11 eroi (o villain) dei fumetti peggio vestiti di sempre.

 

01) groucho
11) GROUCHO

Iniziamo questa triste carrellata con Groucho, tra tutti il “meno peggio”.
Ridicolo per ispirazione o per vocazione, sfoggia un abbigliamento degno di Capannelle de I soliti ignoti, soprattutto se confrontato con quello del suo “partner” hipster: Dylan.
Centauro del cattivo gusto, vanta uno stile da parlamentare di sinistra fino alla vita e quello di un soldato delle SS dal bacino in giù.
Inutile chiedere perché subisca il fascino del pantalone a sbuffo, presumiamo che risponderebbe “So’ sportivo”.

 

10) ELEKTRA

Elektra è una spietata killer ninja che vuole essere presa molto sul serio, 

02) Elektra
e per farlo sfoggia l’abbigliamento di una strappona da sbarco. Infatti nulla degli strofinacci che la cingono è riconducibile a un guerriero orientale: la bandana può ricordare al massimo un noto politico con il trapianto e tutto il resto, mentre scalcia con le gioie di famiglia al vento, grida solo “Eccomi, sono tutta vostra!”.
Che le supereroine non siano esempi di abbigliamenti sobri e castigati è noto a tutti, ma perlomeno c’è chi azzecca il look! Qui, mia cara, bisogna scegliere: o ti butti sulla cattiveria e la “ninjitudine”, ti infili le ciabattelle infradito e ti copri, oppure ti arrendi al tuo lato sexy e tolleri che La Mano di chicchessia si poggi dove meglio crede.

 

9) OCCHIO DI FALCO

03) occhiodifalco

Al nono posto troviamo l’arciere più famoso dell’universo Marvel, prima che salvifici reboot lo ripulissero rendendolo presentabile.
La scelta dell’accostamento blu-viola rientra nel solito problema di daltonismo che caratterizza la maggior parte degli eroi mascherati, che al momento della scelta cromatica optano per l’accoppiata più “cacovisiva” possibile.
La vera chicca però è la maschera: un altro must del supereroe, la mascherina con le punte laterali è un’inspiegabile necessità. Infastidisce la vista, ostacola la visione laterale, si impiglia nei mantelli, eppure supereroi di un certo livello sembrano non poterne fare a meno.
Chiedete un parere in proposito a Miss Dronio.

 

04) Aquaman
8) AQUAMAN

Di costumi ne ha cambiati tanti, ma noi ci atterremo a quello classico, iconico, con cui tutti lo visualizzano. Orin, il principe degli abissi più sfigato di sempre, in fatto di abbigliamento ha compiuto l’ennesima scelta sfortunata.
Non saprei dire se siano più deprecabili i pantaloni di lycra verde smeraldo da ballerina di lap dance o la maglia fatta di squame arancio, palesemente paillettes. Un look che farebbe impallidire il Renatone dei tempi d’oro e che di certo non si addice a un principe tormentato e sofferente. C’è chi dice che lo stile sia definito dai dettagli; ad Aquaman conviene sperare ardentemente che ciò non corrisponda a verità: è difficile decidere se sia peggio la mutandazza impavida o il pedalino tutt’uno con i fuseaux. Comunque, inequivocabilmente bocciato.

 

05) Robin
7) ROBIN

Ecco, la tensione cresce, l’ansia sale, stiamo entrando nella zona calda della classifica. E chi troviamo a metà o quasi?
Il pettirosso più molestato di sempre. Re delle 100 denari, svicola tra i palazzi di Gotham sfoggiando cosce sode e toniche da far invidia a una giovane pattinatrice; pensate che non siano calze elastiche coprenti quelle che fasciano le gambette del giovane? Allora bisogna prendere in considerazione l’idea che il fanciullo sia un fan accanito della ceretta brasiliana, quella che è proprio sgambata sgambata, che se ti muovi non sfugge un pelo. Io personalmente appoggio la prima opzione, anche più salutare, visto il tempo che il ragazzotto è costretto a passare in piedi, non vorrà mica rischiare le vene varicose!
La calza si accompagna fieramente a mutanda, mantello corto e babbucce, nei toni del rosso, verde e giallo, tanto per neutralizzare l’effetto mimetico al buio del costume del suo partner e per infierire un po’. No no, non ci siamo proprio.

 

6) GOBLIN

06) goblin

A proposito di babbucce! Ucci ucci, sento odor di brutti cappucci!
È Goblin infatti a risiedere al sesto posto della nostra classifica, fiero del suo look da folletto di Babbo Natale passato al lato oscuro della Forza. Cappuccio spenzolante, tunichetta striminzita, calzini con la suola e cosce di fuori sono il marchio di fabbrica del nemico numero uno del ragno più famoso dei fumetti.
La scelta cromatica (la stessa di Cucciolo, nano celebre) accompagna il tutto e dona una nota di fastidio in più. Il risultato finale si colloca a metà strada tra il Grinch, la befana incrociata con il dna di un ramarro e un elfo degenerato; in ogni caso, pessimo. Mi chiedo sempre perché, al suo apparire, nessuno si sbellichi dalle risate. “Why so serious?”, direbbe un altro famoso con la scucchia.

 

5) ZAGOR

07) zagor

Eccoci, si riaffaccia il made in Italy in zona Cesarini. A essere chiamato in causa è nientemeno che Zagor, uno dei più amati eroi bonelliani; ho amici che mi toglieranno il saluto per questo posizionamento in classifica, ma ciò che va fatto va fatto.
Il re dell’avventura sfoggia una polo smanicata rossa, con disegno nero su sfondo giallo e frange che scendono dalle spalle; vezzose frange decorano anche gli stivali in pelle, un dettaglio fashion a cui evidentemente non vuole rinunciare. Tengo a sottolineare che il tutto è coordinato con dei jeans skinny, ma quelli skinny sul serio, che mostrano tutte le curve della pelle a ogni movimento e scendono a scoprire il salvadanaio sul retro a ogni piegamento; sono a vita alta, ascellare quasi, e accolgono teneramente la maglia, infilata rigorosamente dentro la cintura.
Il risultato è un look da Village People, arrapante per i feticisti del tomahawk.

 

08) kriminal
4) KRIMINAL

Al quarto posto, un altro prodotto di punta del made in Italy: Kriminal.
Precursore dell’accoppiamento cromatico che ha reso celebre Uma Thurman in Kill Bill, non si può dire che avesse lo stesso sex appeal: la tutina aderente gialla con fantasia “bones” ha l’unico effetto di rendere il personaggio l’equivalente di una grossa ape pirata e portajella. Strizzato nell’aderenza fino all’inverosimile è sempre legittimo porsi domande riguardo la biancheria intima che il malcapitato potesse sfoggiare.
Al suo esordio, non dovevano sequestrare le copie dell’albo, ma il costume del protagonista, l’unica cosa davvero oscena!

 

09) Ozymandias
3) OZYMANDIAS

È davvero possibile che l’uomo più intelligente del mondo non sia stato in grado di evitare di indossare una mise rubata a un eunuco ellenico, corredata da collare rigido riflettente, stivaletto “ankle boot” con risvoltino e fascetta sfiziosa sui riccioli biondi? Per non parlare dei leggings dorati, che avrebbero reso Prince cieco d’invidia!
Non capirò mai la necessità dei supercattivi di rendersi ridicoli al primo sguardo… Sarà una tattica per far abbassare la guardia ai nemici e colpire a sorpresa? Chi può dirlo.
Comunque, ci tengo a precisare che, secondo voci, Ozy si è classificato ventunesimo nella classifica dei “100 più grandi cattivi dei fumetti” e venticinquesimo in quella dei “100 più grandi cattivi di tutti i tempi”; ora può vantare anche un glorioso terzo posto tra gli undici peggio vestiti.

 

2) BARON ZEMO

Un altro pluripremiato: vincitore del titolo di “Uomo più odiato d’Europa”, sfugge per un pelo quello di peggio vestito; guadagna però un onorabilissimo secondo posto,

10) baron zemo
dietro un imbattibile vincitore.
Come per tutti i grandi nazisti, il lume della ragione non si è mai preoccupato di sfiorarlo, e la cosa è chiaramente visibile dalla tenuta che sfoggia abitualmente.
Total look purple, con feticcio di ermellino defunto a decorare stivali e collo, per nulla sintomo di manie di grandezza; a coprire il volto, un cappuccio porpora, che a causa di incidenti tecnici non potrà essere mai più levato, e chi può dire se sia un male. I dettagli, anche in questo caso, forniscono il tocco perdente: gli stivali di vernice e pelo sembrano rubati al guardaroba di una sexy Babba Natala, la casacca viola con l’elastico ai polsi arriva direttamente dall’armadio di Willy, il principe di Bel Air, e il sacco in testa sembra fatto con la stoffa di un pigiama rimasto incastrato per errore mentre veniva sfilato.
Anche in questo caso non ci siamo: se avessi dovuto scegliere, avrei sicuramente prediletto il teschio rosso, che, scorticatio a parte, ha mantenuto un sobrio look militare.

 

11) kraven
1) KRAVEN IL CACCIATORE

E abbiamo un vincitore, signori! Kraven non ha avuto rivali in questa competizione!
Da dove partire, oh! Da dove?!
Precursore delle mode attuali, sfoggiava un paio di meggings (i leggings da uomo) anni prima del loro avvento; dubbioso sulla loro eccessiva sobrietà, ha scelto il modello corto mi-si-è-appena-allagata-casa in versione animalier-ghepardo, un must dell’orrore su di un portatore di cromosoma Y. Ha pensato di abbinarli poi a una cintura, sempre animalier ma zebrata e decorata con zanne, affinché la tragedia fosse completa e totale. Le polsiere riprendono la cintura (che classe!) e come calzature sono state scelte delle ballerine, universalmente considerate il modello di scarpa meno virile nell’universo, battute forse solo dalle décolleté di vernice.
Il top si compone di un gilet modello Renzo Arbore con stampa leonina, decorato finemente da criniera di vero pilu. Quello che ne esce è un personaggio a metà tra uno spogliarellista da carro del carnevale di Rio e uno dei Village People, quello talmente ridicolo da essere cacciato prima che la band ottenesse il successo.

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