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Essential 11: gli undici migliori cicli Marvel secondo Claudio Calia

Creato il 29 agosto 2012 da Lospaziobianco.it @lospaziobianco

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Sappiate che quello che state per leggere è qualcosa di cui parliamo da un annetto circa con Lo Spazio Bianco, per cui leggete con calma che per il prossimo (le 11 miniserie marvel? gli undici cicli di storie DC? chissà… ) ci vorrà comunque un bel po’ di tempo!

Tutto comincia attorno al dicembre 2010, quando Ettore Gabrielli mi chiede di stilare una lista degli “11 migliori fumetti indipendenti italiani“, dividendo l’elenco quasi equamente tra uscite dell’anno precedente e qualche recupero “storico”. Tra gli altri, Interzona e Hard Times per quanto riguarda il passato, e un bel po’ di fumetti di quell’anno, da Kaydra di Gianluca Romano, a Burp! Deliri grafico intestinali, fanzine nata al centro sociale TPO di Bologna. Scrivo l’articolo presto, raduno le immagini, con molta fatica per Hard Times e Interzona, di cui sul web quasi non si trova memoria – e anche tra i lettori odierni, azzarderei -, invio a Ettore e non ci penso per un po’.
Al tempo “gli 11″ erano molto frequenti sul sito e c’era una lunga lista di attesa prima di essere pubblicato, così qualche mese dopo chiedo a Ettore di poter rimettere mano al mio articolo, che le cose cominciavano ad invecchiare troppo. Ci rimugino su, che da quando avevo scritto io lo sapevo, che c’era un problema: semplicemente, conoscevo persone coinvolte in ogni cosa che avevo segnalato.

Scrivere un “the best of” segnalando solo amici o persone a cui voglio bene, per quanto sia convinto che tutto ciò fosse assolutamente meritato dalle proposte in esame, non mi dava una buona sensazione. Così, e siamo ancora qualche mese dopo, chiedo ad Ettore se posso rivedere interamente il tema dell’articolo. Che ho pensato: ma perché chiedere ad un ipotetico fumettaro “indipendente” un’opinione sui fumetti indipendenti: non sarebbe più bello chiedergli qualcosa su temi a lui lontani, offrendo una visione “laterale” di un dato argomento?

Così, tanto per sfatare l’idea che un autore “indipendente/alternativo” debba leggere soltanto cose affini al tipo di storie che realizza, ho proposto di farmi scrivere sugli “11 cicli di storie Marvel” migliori di sempre, secondo me.
In realtà, violo in minima parte la prima regola che mi sono dato: per una serie di incredibili coincidenze astrali e parentali, una volta ho parlato con al telefono. Lui di fumetto italiano conosceva Castellini (ehm… immaginate il mio imbarazzo nello spiegargli che il mio modo di disegnare è un po’… uhm… diverso?), e mentre parlavamo al telefono stava lavorando: autografava confezioni di giocattoli di She Hulk. Per cui sì, tecnicamente “l’ho conosciuto”. Ma direi che il mio rapporto con lui può essere considerato differente da quelli amichevoli che ho con Gianluca Romano, Massimo Perissinotto o Officina Infernale, per citarne tre.
“11 cicli migliori” significa che ho preso in considerazione solo cicli di storie usciti su serie regolari, non miniserie e volumi. E per comodità, ho scelto di escludere anche tutto Jack Kirby, altrimenti sarebbe stato un elenco piuttosto monotono! Chiaro, non sono ancora pienamente soddisfatto di questa lista: ci sono mancanze gravi di parecchi – almeno – parimerito con quanto segnalato, dovute al sacrificio di provare a segnalare sia cose “storiche” che qualcosa di moderno. Tanto per rendere un’idea forse in una lista del genere sarebbe dovuto apparire anche il
Thor di Simonson e approcciandomi a stilarla ho anche risfogliato un bel po’ di Vendicatori di Stern/Buscema/Palmer, per poi decidere di tenerli fuori almeno per mia ignoranza momentanea e scarsa propensione a rileggermene le migliaia di pagine che compongono le rispettive saghe. Spero comunque di avere tenuto un equilibrio soddisfacente, sarete voi a dirmelo, poi.

Partiamo dunque, in un ordine piuttosto casuale, con i miei 11 cicli di storie preferiti della Casa delle Idee.

 

UNCANNY X-MEN
di C. Claremont e J. Byrne

Essential 11: gli undici migliori cicli Marvel secondo Claudio Calia> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" height="221" width="295" alt="Essential 11: gli undici migliori cicli Marvel secondo Claudio Calia >> LoSpazioBianco" class="alignright wp-image-54300" />Probabilmente per l’età in cui gli ho letti – “in diretta” con l’uscita sugli albi Star Comics -, questi albi sono tra le storie Marvel che, insieme al Devil di Miller, ricordo più intensamente e che mi sono più cari. Avevo pochi confronti all’epoca: i Fantastici Quattro di Byrne, l’Uomo Ragno di chissàchi, l’Hulk di Mantlo e Buscema (che a me piace, ma questo è un altro discorso), i Transformers di Mantlo e Perlin… poca altra roba, almeno all’inizio. Adesso, per quanto – escluso il Devil di Miller – tutto il resto potesse pure piacermi a varie gradazioni, nel dettaglio i FQ di Byrne mi annoiavano tremendamente, Hulk spezzettato non si capiva niente (!), i Transformers ci ero legato per evidenti motivi di marketing ed età e ammiro ancora Mantlo per averne scritti, con nuove idee e nuove invenzioni, non so quante decine di numeri (!!!), l’Uomo Ragno non viveva certo un buon periodo, doveva ancora arrivare Peter David mi sembra – e insomma, per quanto tutto ciò, negli X-Men di Claremont e Byrne si respirava un’altra aria. Tutt’altra aria: qua c’era gente sveglia e relativamente contemporanea, c’erano persone che uscivano a bersi una birra, fumavano, e poi, soprattutto… stavano malissimo. Malissimo: perseguitati da tutti, quando la gente moriva mica lo sapevi che in un battito d’ali ti ritornava dalla finestra, cattivi che erano veramente cattivi tanto più che alla fine tutti i torti per essere cattivi mica ce li avevano. Amore, morte, funerali, spazio, viaggi nel tempo, pianeti che esplodono, gente che si vuole bene e poi non se ne vuole più, il dolore inesorabile della perdita: in un fumetto per ragazzini. Il dolore for dummies, tremendamente efficace. Chapeau!

Uncanny X-Men
di C. Claremont e J. Byrne
Prima edizione: Uncanny X-Men 108/143 (Marvel Comics, 1977/1981)
Edizione in mio possesso: Essential X-Men vol. 1 e 2, Marvel Comics, 1996/97.
In italiano attualmente potete iniziare a leggerli dal primo Incredibili X-Men Omnibus 
Marvel Italia (2011), 18,3×27,7, C., 816 pp., col., con sovraccoperta | Euro 59,00
ISBN 978-8865891216

 

I DIFENSORI
di J.M. De Matteis e D.Perlin

Essential 11: gli undici migliori cicli Marvel secondo Claudio Calia> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" height="349" width="263" alt="Essential 11: gli undici migliori cicli Marvel secondo Claudio Calia >> LoSpazioBianco" class="alignright wp-image-54301" />Se non sbaglio usciva in originale parallelamente agli X-Men di Claremont e Byrne, e qui DeMatteis se l’è giocata: se per esempio la Marvel avesse assegnato Byrne a questa serie chissà, oggi i Difensori sarebbero una serie popolare e matrice di decine di spin off, e Claremont un discreto scrittore di periferia, autore di belle cose ma sconosciuto ai più. Lo so che molti strabuzzeranno gli occhi a vedere il nome di Don Perlin associato ad un qualsiasi “best of”, però andiamo, dategli una possibilità. Perlin come narratore è medio come tanti altri, e come disegnatore il suo vero limite secondo me è, qui, essere troppo “anziano”, non riuscire a ipotizzare vestiti, atteggiamenti, arredamenti più o meno adeguati all’epoca in cui si svolgono le storie: dalle ambientazioni potremmo essere in una qualsiasi città americana in un periodo che va dagli anni ‘50 agli anni ‘60… peccato che parliamo di storie uscite a ridosso degli anni’80! Comunque: DeMatteis recupera alcuni personaggi che definire di secondo piano nell’Universo Marvel è fin benevolo, e riesce a dotarli di personalità a tutto tondo: HellCat e Il figlio di Satana sopra a tutti, ma anche Isaac il Gargoyle e, per quanto è durato, il Nottolone, diventano protagonisti credibili a tutti gli effetti. Nel ciclo di storie a cura dei due si respira un clima particolarmente torbido e malato, con parecchie frecciate alla religione e una immersione totale nei meandri della continuity Marvel (uno dei primissimi “ospiti” della serie è niente meno che Eternità in “persona”). Molto si incentra poi sul rapporto tra Il Figlio di Satana e il suo paparino, raggiungendo conclusioni sul bene e il male, dio e il diavolo, che pensando al target della serie hanno del blasfemo.

I Difensori
di J.M. De Matteis e D.Perlin
Edizione in mio possesso: All American Comics n. 14/46 (Comic Art, 1990/93) – per cui ho solo quello che è disponibile in italiano.
Edizione originale: The Defenders (successivamente rinominata in The New Defenders) n. 92/124, Marvel Comics 1981/83)

 

UNCANNY X-MEN
di G. Morrison, F. Quitely e AA. VV.

Sono convinto che il bello e il brutto delle saghe di supereroi stia dentro un’unica parola: riscrittura.

Essential 11: gli undici migliori cicli Marvel secondo Claudio Calia> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" height="219" width="292" alt="Essential 11: gli undici migliori cicli Marvel secondo Claudio Calia >> LoSpazioBianco" class="alignright wp-image-54302" />A ben vedere, ogni saga acclamata è spesso una riscrittura che parte dagli spunti di una saga di successo precedente, come ad esempio il Devil di Bendis rispetto a quello di Miller, riammodernata per i gusti contemporanei. Qua Morrison ci conduce attraverso una sostanziale parafrasi degli X-Men di Claremont, aggiornata e corretta. A parte il fascino che ha esercitato su di me l’ “occupazione della scuola Xavier”, ho trovato irresistibile Jean Grey nella sua ennesima dipartita: “Scott… non faccio altro che morirti addosso”!

Uncanny X-Men
di G. Morrison, F. Quitely e AA. VV.
Edizione in mio possesso: Gli incredibili X-Men 17/50, Marvel Italia 2002/04.
Edizione originale: New X-Men 114/154, 2001/04.
E come Estinzione
Panini Comics, set. 2007 – 176 pagg. col. bros. – 12,00euro
ISBN 9788883436956

 

DEVIL
di F. Miller

Sprecherei parole a ripetere per queste storie la maggior parte delle parole spese per gli X-Men di Claremont e Byrne.

Essential 11: gli undici migliori cicli Marvel secondo Claudio Calia> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" height="329" width="247" alt="Essential 11: gli undici migliori cicli Marvel secondo Claudio Calia >> LoSpazioBianco" class="alignright wp-image-54303" /> In più però, qui parliamo di Frank Miller, autore completo. Byrne mi piaceva, ma Miller mi esaltava. Prospettive, vignette verticali, vignette orizzontali, inquadrature azzardate. Ombre, gli spiragli di luce che disegnano gli ambienti. Fumo, cartacce che volano. Ninja, ciechi, avvocati, suore, gladiatori, re del crimine con mogli pazze. Sicari, miserabili, aguzzini, e Bullseye. E poi anche qui, l’amore e la morte: Elektra. Il Devil che ha delineato Devil come personaggio dopo anni alla deriva, offrendo sul piatto ai tanti autori che gli sono succeduti personaggi, tematiche, identità di un universo narrativo compresso in un quartiere.

Devil
di F. Miller
Edizione in mio possesso: Marvel Omnibus Devil
Marvel Italia, 2008 (ristampato nel 2011), brossurato, 840 pp, colori, 60,00€ 
Edizione originale: Daredevil 158/191, Marvel Comics, 1979/83 

 

WARLOCK
di Jim Starlin

Essential 11: gli undici migliori cicli Marvel secondo Claudio Calia> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" height="209" width="279" alt="Essential 11: gli undici migliori cicli Marvel secondo Claudio Calia >> LoSpazioBianco" class="wp-image-54304 alignright" />La critica alla religione irrompe prepotentemente nel comic mainstream con questa saga cosmica in cui l’eroe scopre che il malvagio di turno è una sua versione distorta e corrotta del futuro. Quale migliore soluzione che il suicidio!?

Warlock
di Jim Starlin
Edizione in mio possesso: Play Book 31/32, Warlock Classic vol. 1 e 2 (Edizioni Play Press, 1993), 10€  l’uno
Edizione originale: Strange Tales 178/181 e Warlock 9/15, Marvel Comics, 1975. 

 

DRACULA
di M. Wolfman e G. Colan

Essential 11: gli undici migliori cicli Marvel secondo Claudio Calia> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" height="211" width="281" alt="Essential 11: gli undici migliori cicli Marvel secondo Claudio Calia >> LoSpazioBianco" class="alignright wp-image-54305" />Una lunga narrazione coerente (sette anni!) con Dracula inserito nel contesto dell’Universo Marvel. Il bello lo fanno i comprimari, tutti fortemente motivati e credibili, Blade compreso. Un grande feuilleton moderno graziato dalle matite dell’oscuro Gene Colan.

Dracula
di M. Wolfman e G. Colan
Edizione in mio possesso: Essential Tomb of Dracula Vol.1/3, Marvel Comics, 2004
17×26, 176 pp., col., 15,00€ 
Edizione originale: The Tomb of Dracula 1/70, Marvel Comics 1972/79. 

 

HOWARD THE DUCK
di S. Gerber e G. Colan

Essential 11: gli undici migliori cicli Marvel secondo Claudio Calia> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" height="320" width="240" alt="Essential 11: gli undici migliori cicli Marvel secondo Claudio Calia >> LoSpazioBianco" class="alignright wp-image-54306" />Un Gene Colan a mia memoria mai così in forma e ispirato. Uno Steve Gerber che su Howard si è dato come non mai, qualche esempio: Howard che diventa maestro di quack fu in un numero che si rivela una non velata critica all’uso e l’abuso strumentale della violenza nei fumetti di supereroi; un supereroe che deve i suoi poteri ad una rapa, in un numero che affronta metanarrativamente il mestiere dello scrittore; “Lo zen e l’arte dello sceneggiare fumetti”, un numero interamente scritto con solo qualche illustrazione! Poi Howard che partecipa alle elezioni, Howard che cerca lavoro… Una serie irresistibile, il vero papà di Cerebus l’oritteropo!

Howard the Duck
di S. Gerber e G. Colan
Edizione in mio possesso (e l’unica reperibile al momento, a mia conoscenza): Essential Howard the Duck vol. 1, Marvel Comics, 2002. Raccoglie i numeri dall’1 al 27 della serie regolare del 1973/78 più un annual ed un paio di comparsate in compagna di Man-Thing. 

 

CONAN
di R. Thomas e J. Buscema

Essential 11: gli undici migliori cicli Marvel secondo Claudio Calia> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" height="215" width="287" alt="Essential 11: gli undici migliori cicli Marvel secondo Claudio Calia >> LoSpazioBianco" class="alignright wp-image-54307" />Lo ammetto. Non ho tutti i numeri del lunghissimo ciclo dei due. Ma ho un sacco di Conan il Barbaro e La spada selvaggia di Conan dalle edizioni Comic Art tra fine anni ‘80 e inizio ‘90 se la memoria non mi inganna, che adoro tornare a leggere di tanto in tanto. Consiglio a tutti la recentissima edizione delle prime storie del duo nei quattro volumi di Marvel Collection dedicati a Conan, recentemente usciti per Marvel Italia.
Un fumetto che grazie alla sua ambientazione slegata dalla contemporaneità praticamente non invecchia mai, una vera garanzia. John Buscema a suo agio e un Roy Thomas impegnatissimo per uno dei più lunghi e belli cicli fantasy a fumetti di sempre. Evergreen.

Conan il Barbaro 1
di R. Thomas e J. Buscema 
Panini Comics
17 x 26, pp. 144, col., 7,00€

 

ULTIMATES
di M. Millar e B. Hitch

Essential 11: gli undici migliori cicli Marvel secondo Claudio Calia> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" height="223" width="297" alt="Essential 11: gli undici migliori cicli Marvel secondo Claudio Calia >> LoSpazioBianco" class="alignright wp-image-54308" />Leggere i Vendicatori a 35 anni? A parte le vecchie storie di Jack Kirby, non lo ritenevo possibile, e se lo è stato è stato unicamente per questo ciclo, che secondo me rappresenta quello che i Vendicatori dovrebbero essere. Ritmo e dialoghi da telefilm di ultima generazione, disegni belli e fracassoni come devono essere, trame intrattenenti e mature, occhiolini piacioni strizzati continuamente al lettore: a pensarci bene forse è quello che un fumetto Marvel dovrebbe essere sempre. In uno degli albi, durante il commiato a Hulk, Millar mette insieme uno dei più bei discorsi funerari che abbia mai letto.

Ultimates
di M. Millar e B. Hitch
Edizione in mio possesso: Ultimates n. 1/9 e 16/29, Marvel Italia 2002/2007
Ultimates Deluxe 1-2
Marvel Italia, 17×26, B., 160 pp., col. 13,00€
Edizione originale: The Ultimates n. 1/13 e The Ultimates Season 2 n. 1/13 

 

MAN THING
di S. Gerber e M. Ploog

Essential 11: gli undici migliori cicli Marvel secondo Claudio Calia> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" height="329" width="247" alt="Essential 11: gli undici migliori cicli Marvel secondo Claudio Calia >> LoSpazioBianco" class="alignright wp-image-54309" />Un pagliaccio fugge dal circo e si spara (!) ai margini della palude. Il suo fantasma attira al cadavere la ragazza che amava e il dirigente del circo con sgherro “uomo più forte del mondo ma tonto come una capra” e, compreso Man Thing – creatura della palude incapace di pensare e che reagisce solo alle emozioni che lo circondano (!!) -, li costringe ad interpretare la sua infanzia di fronte a tre giudici mascherati, che danno un voto ad ogni atto costringendolo a ripercorrere di fronte a sé tutta la sua vita fino alle dolorose motivazioni del suicidio e il riscatto finale. A voi non ricorda la barzelletta del clown Pagliacci che conclude il primo capitolo di Watchmen? Questi sono solo i primi due albi (!!!) della collaborazione tra Steve Gerber e Mike Ploog su Man Thing, un ciclo breve (sette albi e un annual), che fa parte della lunga gestione di Man Thing a cura di Steve Gerber, e graziati da un Mike Ploog che qui sembra sentirsi molto più a suo agio che sui – pur bellissimi – Licantropous e Il Mostro di Frankenstein. Una ambientazione a la Pogo di Walt Kelly per piccoli racconti morali (e qualche rissa tra mostri fangosi) su piccole vite e piccole miserie dalla palude.

Man Thing
di S. Gerber e M. Ploog
Edizione in mio possesso (e l’unica reperibile al momento, a mia conoscenza): Essential Man-Thing vol. 1, Marvel Comics, 2006. Mike Ploog ha disegnato i numeri dal 5 all’11 e un annual, usciti nel 1974. 

 

NICK FURY
di Jim Steranko

Essential 11: gli undici migliori cicli Marvel secondo Claudio Calia> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" />> LoSpazioBianco" height="323" width="243" alt="Essential 11: gli undici migliori cicli Marvel secondo Claudio Calia >> LoSpazioBianco" class="alignright wp-image-54310" />La citazione è d’obbligo anche se il grande merito di questo ciclo risiede tutto nelle abilità grafiche e di composizione di Jim Steranko, piuttosto che nelle storie in sè, che anzi mi sembrano invecchiate maluccio. Ma c’è tutto il Nick Fury che bisogna conoscere prima di approcciarsi al personaggio che conosciamo ora, ed ogni coppia di tavole è contraddistinta da un montaggio grafico affascinante. Ho sempre desiderato stampare e incorniciare in gigantografia questa tavola con un forte debito verso Will Eisner.

Nick Fury
di Jim Steranko
Edizione in mio possesso (e sinceramente non so proprio dove trovarne altri): Nick Fury Agent of SHIELD – Who is Scorpio, Marvel Comics, 2000. Raccoglie gli albi dall’1 al 3 dell’omonima serie, 1968. 

 

Ecco qua, finito il mio primo approccio “teorico” ad un bel po’ di materiale Marvel. Rileggendo molte delle cose su cui ho scritto mi sono fatto come l’idea che il fumetto supereroistico (anche Conan, nonostante non indossi una calzamaglia, di fatto è realizzato secondo gli stilemi del fumetto escapista classico) sia particolarmente adatto a parlare ad un pubblico giovane di temi “forti” quali l’amore e la morte.

Per me, come credo per molti altri, le morti di alcuni personaggi e gli amori struggenti per altri sono stati una vera e propria forma di educazione sentimentale all’età adulta. Un ruolo a mio avviso smorzato dalla maggior parte delle storie contemporanee, dove le scelte di marketing (qualcuno ha detto Uomo Ragno?) sono diventate spesso troppo intrusive rispetto alle trame e le vite dei personaggi.

O forse, semplicemente, è giusto che noi cresciamo lasciandoci alle spalle questi fumetti, rileggendo i nostri classici del tempo e lasciando alle nuove generazioni la possibilità di leggere storie più adatte alla sensibilità contemporanea.

Claudio Calia
www.claudiocalia.it

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