Magazine Lifestyle

Essere single: IL SEQUEL.

Creato il 05 agosto 2011 da Lollo
Avevamo lasciato la mia amica Alessandra (non la frociarola ma l’altra) a Settembre in questo stato: http://lollofashionaffair.blogspot.com/2010/10/essere-single-linferno-dantesco-del.html
Dopo nove mesi non è una ragazza madre ma le nostre drammatiche situazioni non sono cambiate. È cambiata la location, dal nostro cortile in stile giapponese a Loreto ci trasferiamo al Bar Passerella in San Babila. Un caldo atroce, una piadina farcita d’oro visto il prezzo, un cameriere che continuava a guardarle le tette. “Ma sei una strafiga spaziale”. Abbronzata, raggiante, un fisico invidiabile, una simpatia spontanea. Lei è così, non passa inosservata ma come tutti ricerca sempre l’impossibile.L’impossibile si chiama Commesso Bershka, quello del sesso e dei grattini. “Ale, ma ancora insisti con questo pirla che gioca a nascondino?” si intimidisce “Eh, lo so, ma che devo fare? E’ carino, lavora in centro ed è stranamente etero. E’ utopia trovarne uno così”. Ammissione di colpa si chiama. O tempi di crisi.
Dopo nove mesi infatti la nostra amica non ha ancora avuto un appuntamento coi fiocchi che non prevedesse riferimenti a ragazze napoletane dalle cosce chilometriche, rivelazioni scabrose e nascondini alternati a pochi momenti di dolce lucidità.“E’ sparito, passavano settimane in cui ci vedevamo e poi puff. Lui voleva una storiella easy e allora io facevo la ragazza easy”. Definiamo il concetto di rapporto “easy”.Lo googlo ma non trovo molto allora decido di calarmi nella modalità “Zanichelli”. EASY: far finta di non avere un legame sentimentale e approfittare di momenti insieme avendo l’ansia del futuro. Sentirsi felici e poi distruggersi di Nutella, aver voglia di mandare un messaggio ma farsi sequestrare il telefono in una cassetta di sicurezza in Svizzera. Pessimi risultati, sempre.“Gli ho anche mandato dei fiori”. Impallidisco, lei che potrebbe avere ai propri piedi uno stormo di passeri in amore manda fiori ad uno che lavora da Bershka e che avrà il cervello ustionato dalle compilation del negozio. “Ho anche messo una foto profilo che possa attirare la sua attenzione ma nada de nada, è sparito e quando ritornerà sono sicura che farò la dura per un’ora ma la sera accetterò un suo invito”. A Milano per sopravvivere i single hanno drammi da affrontare che nemmeno Mosè e il suo popolo. Dividere le acque? Maddecchè. Qua si devono dividere le categorie di personaggi che puoi incontrare. Dividere, catalogare e chiedere ad eventuali conoscenze generalità e curriculum vitae. “Che sappiamo di Tizio?” si chiede per messaggio “E’ stato con Caio ma ogni tanto puccia con Marella”. “E’ carino, vai e colpisci”. “Proprietà privata, sono mesi ce flirto con lui ma non ci sta”. “Se ti avvicini considerati un eunuco”.
“Ale ma che fine ha fatto Matteo, quello della Bocconi?” le chiedo cominciando a spulciare nei ricordi dei suoi ultimi spasimanti. “Ma chi? Capezzoli enormi? No, bocciato”. “E Luca? Il marchese decaduto?” “Uh quello è peggio della lebbra” sto per arrendermi ma mi viene in mente Fabio, dalle foto su Faccialibro-mi-faccio-i-fatti-altrui sembrava un bravo ragazzo ma viene subito declassato. “No dai, uno che esce con me, io tutta carina con sandalo alto e lui con jeans cavallo basso e infradito di gomma”. Chapeau, quando un ragazzo si presenta ad un appuntamento con le infradito di gomma sta cercando di sfidare le sorti dell’umanità. Sconfitta assicurata. “Hai provato a cancellare il numero?” le consiglio “Certo, ma prima avevo tenuto le ultime quattro cifre segnate sull’agenda e poi l’ho pure imparato a memoria”. Mai errore più grosso. Non bisogna mai imparare i numeri a memoria se non sono riferiti a parenti dello stesso sangue, amici dammi-la-spalla-che-ti-smoccolo-sopra o fidanzati. E per fidanzati mi riferisco a quella pessima categoria per cui devi cambiare piano tariffario o addirittura operatore. Rigorosamente dopo i due anni, prima non è cosa da farsi per nessuna ragione al mondo. Finite le mance di nonne e zie piuttosto. “Secondo te cosa dovrei fare Lollo?”. Io che nella vita dico a mia sorella che in amore vince chi fugge e poi mi trasformo in un pianerottolo con lo zerbino che sorride, posso avere la presunzione di suggerire a qualcuno come comportarsi con il genere maschile-femminile-gay-lesbo-trans?
No. Però ci provo. “Ale, scappa, devi scappare. Devi evitarlo, devi allontanarti più che puoi. Chiodo schiaccia chiodo, prima o poi non ti darà fastidio pensarci e se te lo ritrovi sotto casa a parlare con tua madre perché “passavo di qui” potrai chiedergli anche di buttarti la pattumiera visto che c’è”.Pensiero illuminante, consiglio inutile. Io e lei insieme facciamo una squadra di netturbini, raccogliamo il peggio della città e magari corriamo pure dietro a certa gente che vale meno di zero.Raschiamo sistematicamente il fondo del barile pensando di trovarci dentro l’oro. E invece. È come con la Pasqualina, credi di trovarci dentro Il cristallo del cuore di Sailor Moon e invece ci trovi quei falliti dei My Little Pony che scaraventeresti giù dalla finestra al primo falso nitrito. Finisce la pausa pranzo e ci dobbiamo salutare. L’ho convinta a lasciare stare camicia-a-quadri-Bershka. “Ah Lollo, se vai da Bershka lui lavora al primo piano, carino, barba folta scura, occhi chiari ed è anche spallato. Poi dimmi com’è.”.
La prova che i miei consigli non servono a nulla.E ho sorvolato sull’aggettivo “spallato”. Truce da morire.

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Dossier Paperblog

Magazine