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Estate al lavoro per gli Hawks

Creato il 12 maggio 2010 da Basketcaffe @basketcaffe

joe_johnson4-0 e tutto finito: inutile il terzo posto in regular season, inutile la rimonta messa in piedi contro Milwaukee al primo turno di playoff, contro Orlando non c’è stato nulla da fare per gli Atlanta Hawks che non sono mai riusciti ad entrare in una singola partita della semifinale della Eastern Conference. Oltre al divario tecnico tra le due squadre, quello che è sembrato di vedere negli occhi degli Hawks è stata una rassegnazione e mancanza di convinzione e di voglia, come se fosse inutile giocare tanto il risultato era giù stato scritto.
Eppure la squadra ha dimostrato di poter anche giocare bene quando i giocatori decidevano di passarsi la palla tra loro, il problema è stato che la mancanza cronica di gioco, che in stagione regolare si può superare grazie al talento dei singoli, nei playoff ti condanna alla sconfitta, soprattutto se giochi contro una squadra allenata in modo metodico e perfetto come i Magic.

Joe Johnson è stato fischiato dal pubblico (scarso e poco rumoroso nelle due partite casalinghe), a coach Woodson è toccata la stessa sorte oltre a sentirsi fare cori che lo volevano vedere licenziato, mentre a ogni palla persa di qualsiasi giocatore i “buu” si facevano insistenti e le facce dei giocatori sempre più tese.
Proprio per questo il futuro dei due sopra citati sembra altrove: JJ ha la coda di squadre che sono pronte ad offrirgli un contratto da seconda stella della squadra (che sarebbe comunque da 16-17 mln di dollari) se lui decidesse di accontentarsi e non chiedesse il massimo salariale, perchè allora la scelta si ridurrebbe sensibilmente; anche la possibilità di rifirmare con gli Hawks (al massimo salariale) per poi essere scambiato in un sign-and-trade potrebbe essere una delle ipotesi, di sicuro una delle preferite dalla franchigia della Georgia che così non lo perderebbe senza nulla in cambio.

Mike Woodson
Woodson invece è certo di partire, il suo contratto è in scadenza e il GM Rick Sund, chiamato a sostituire il vecchio GM Billy Knight, non l’ha mai apprezzato granchè ritrovandoselo sotto contratto. Con la conferma o meno di Johnson, quindi, questo è l’altro argomento all’ordine del giorno per il GM che dovrà trovare un coach capace di dare un gioco ad un insieme di giocatori cresciuti molto nell’ultimo periodo.

Punto a favore di questo gruppo, però, è che il nucleo è ancora molto giovane e l’esperienza la si fa anche se non soprattutto perdendo, quindi l’anno prossimo tutti giocheranno con maggiore convinzione; inoltre il salary cap uno tra i più bassi delle squadre di vertice, potrebbe permettere di arrivare, in caso di partenza di Johnson in estate, ad un altro grande giocatore anche se bisognerà convincerlo a giocare ad Atlanta.


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