Magazine Diario personale

Estiqaatsi!

Da Mizaar

20151013_211259-1Avevano iniziato tempo addietro, Lillo e Greg in una trasmissione radiofonica – 610 –  a sdoganare un modo di dire che poteva risultare ” carino ” in un contesto di adulti consenzienti e vaccinati – il grande capo pellerossa Estiqaatsi,  sciamano della tribù dei Cherokee ed opinionista del programma, veniva chiamato quotidianamente ad esprimere il suo parere su “importantissime” notizie di cronaca rosa. Era solito iniziare ogni sua frase dicendo “Estiqaatsi… pensa che…”.  Quando, l’altro giorno, scorrendo i mille cataloghi e offerte e proposte di viaggi di istruzione e spettacoli teatrali che quasi quotidianamente asfissiano le segreterie scolastiche, mi sono imbattuta nella summa espressiva, nella creatività fatta proposta. Complice una catena di supermercati dell’area discount ecco una ” vera proposta didattica “: Stikkez a scuola! Proprio così, senza mezzi termini, con tanto di manifestoni da esporre nelle classi e vetrofanie per allietare i cuori e le menti, il tutto per proporre/imporre agli utenti finali – i scolastici figli degli adulti compratori – senza neppure un messaggio subliminale, il passaggio presso uno dei supermercati della linea dove, previa spesa, si ricevono in dono le magnifiche bustine che contengono gli Stikkez, proprio quelli. Che già il fatto di indurre in tentazioni consumistiche ragazzini di scuola media mi ha fatto leggermente infuriare, ma che per fare ciò ci si butti sul pecoreccio con un ” leggero ” sentore banfiano – da Banfi Lino da Canosa di Puglia – nella pronuncia, mi sembra troppo! Estiqaatsi… pensa che… Stikkez siano un po’ tanto esagerati anche per la buona scuola!


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