Etica patetica

Ieri sera ho assistito alla prevista seduta del  Consiglio Comunale di Vigonza dove, tra le altre cose, si è approvata  con i voti di PdL e Vigonzaviva una cosa stranissima e senza precedenti: la commissione competente è facoltizzata ad avviare la predisposizione di un codice etico che regoli i comportamenti nelle istituzioni , nei rapporti con la stampa  e nei pubblici incontri di Consiglieri e Amministratori . Non darò giudizi su questa questione, ma cercherò piuttosto di individuarne i presupposti ed i destinatari e in questo senso mi avvalgo di un recente articolo di stampa:

(L.Lev.) «Nessuno svende nulla. Tanto meno l’ambulatorio medico che resterà lì dov’è ora».
Il sindaco Nunzio Tacchetto replica così alle accuse lanciate dall’opposizione sulla messa in vendita dell’edificio che ospita l’ambulatorio medico a San Vito. «Sono ormai a corto di argomenti – continua Tacchetto – e sparano bugie approfittando della gente. L’immobile è in vendita ma l’ambulatorio resta lì. Basta leggere con attenzione il bando dove c’è scritto che l’alienazione è per continuità dell’attività ambulatoriale di assistenza sanitaria. L’ambulatorio medico non va via e sono le bugie dette solo per allarmare che vanno curate».

Questo diceva solo qualche settimana fa NT sindaco di Vigonza, poi sappiamo come sono andate le cose, travolto dall’opinione pubblica e dall’azione dell’opposizione, il primo cittadino ha ritirato in fretta e furia il bando senza nemmeno chiedere scusa.