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Ettore Bonessio di Terzet ⁞ Roma

Creato il 30 ottobre 2015 da Vsgaudio @vuessegaudio
Ettore Bonessio di Terzet ⁞ RomaEttore Bonessio di Terzet ⁞ Roma
Roma Le mura e gli archi,i pini ad ombrello,le scalinate e il biondo fiume,irripetibile caleidoscopiodi immagini ritmatedal saliscendi della storia,memoria e tesori si affastellanosempre rinascendo il paesaggiopur nell’assalto delle periferie.
 Questa la terra cercataquesta terra troppo stretta per tanta storiaquesta terra che lo sguardo chiude,dove l’animo rimane leggero e spaziacon calma alla ricerca di una costola,questa la terra affascinata da un ordineche smaschera l’esistente disordine?Oppure dovremo andare più lontano,correre ancora per spazi più larghi,traversare pianure e laghi e mari e costebattute dal sole e dalla spumeggiante marea?Solo l’andare e il continuo provaregarantirà il nostro reclamo. Riprendere la borsa e la sacca e muoversi sveltial marciapiede nove dove sta per arrivare un trenoche porterà verso posti circondati da pianori eondeggianti montagne e piane avvallate di gelsiche solcano come ondate la terra, ovvero come vagonidelle montagne russe che calano rapidi e sterzantisul pelo della curva a riprendere la salita con potenzaper discendere ancora verso la dirittura finale.Questo treno pulito e luccicante è verde rosso e bianco,ha come stemma un coccodrillo verde con gli occhi gialli:è buon presagio perché indica che si mangerà lo spazioin un tempo brevissimo, divorandosi rotaie e chilometri,depositando i passeggeri alla prenotata meta.Ripresa la corsa tra tralicci e pantografi, veloce e cadenzatose ne va il treno del coccodrillo, sfrecciando alberi e casedalle finestre ribattenti la luce sebbene tirate sono le tende,tende corpose, di tela rossa a goffi ricami, grezzae poco gentile alla guancia che si appoggiaper stendere i muscoli, guardare gli oggetti che volano via.Nel tendenzioso scompartimento a salotto, pochi i viaggiatori,ben disposti a stare comodi e godere delle ore a disposizione,intrattenendo parole, spuntini, letture nient’affatto accuratenel continuo cambiare di posizione, nell’aggiustarsi una gonna,nel sistemare una gamba, nel modellarsi una giacca, nel rimuovereun gilet scompaginato per un principe di galles classico.Viaggiare in treno ..... usare questo strumento rassicurante .....poco avventuroso e molto dondolante .....non altri mezzi ..... non avventure ..... una diversione .....a meno che si viaggi fisicamente e con la testasi rimanga seduti sul divano, fumando in santa pace,bevendo con piacere del vino, con i piedi caldi,senza preoccupazioni e rimescolamenti nella coscienzaun poco appannata che si addormenta lenta.Roma è contenuta in “Momenti”(1998) che è la terza parte di SPLENDORE DEL VENTO. Il Viaggio (fr. 2006) │&pingapaArtArtePoesia2015 on Issuu

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