Ti adoro, Signore Gesù
che sotto le specie frugali
del pane e del vino quaggiù
con noi ogni giorno rimani.Sei cibo che vita rinnova
all’animo oppresso ed affranto;
sei forza per chi nella prova
t’invoca presente al suo fianco.
Signore, Tu solo ci basti;
chi T’ama non chiede di più;
ogni bene terreno sovrasti
perché l’essenziale sei Tu.
Contemplando il Santo Mistero
d’Amore sublime, infinito
oh, naufraga il nostro pensiero
e il cuore si prostra smarrito.
“Chi mangia di questa Mia Carne
e beve il Mio Sangue, fidando,
in Me ancorato rimane
ed Io in lui rimango”.
Con fede nel Santo Suo Nome
alla mensa riuniamoci intorno,
è pegno di Risurrezione
gioiosa nell’ultimo giorno.
Josè Pascal e la sua scatola di latta anche quest’anno sostengono la VII EDIZIONE DEL CONCORSO INTERNAZIONALE DI POESIA “IL GALANTUOMO” 2013