Dopo l’ingiustissima esclusione del Portogallo da Eurovision, la seconda semifinale di #ESC2014 trasmessa ieri sera in diretta da Rai4 è si è conclusa con delle Euroingiustizie per le quali noi di FlyingWords (presto ilPuntoH) ci siamo appellati all’”Ajax” (la splendente e profumosa corte dei diritti europei) perché non doveva andare così. Meglio andare punto per punto che altrimenti non vi facciamo capire una cippalippafritta!
La conduzione italiana mi ricorda l’inutilità delle traduzioni Eng-Ita della Cagnalis a Sanremo di qualche anno fa: piuttosto che sparare minchiate e coprire passaggi interessanti delle interviste dei 3 presentatori fareste meglio a tacere e limitarvi a fare un post-eurofestival dove commentate le esibizioni e magari i tweet passati in diretta (tra i quali c’è stato anche il nostro durante l’esibizione della Georgia).
E dopo aver sparato veleno sui conduttori, non posso che avere parole d’ammore e di apprezzamento per le coreografie e scenografie usate durante le esibizioni che mi hanno fatto capire quanto noi in Italia con i nostri talent siamo messi proprio demmerda! Anche al Georgia (per dire) è entrata in scena col percussionista attaccato ad un paracadute (momento in cui il nostro tweet è passato in onda).
Certo ci sono state dell esibizioni con scenografie davvero da poracciata e quindi come non parlare dei “Wrong Direction” dell’Armenia o del piano circolare (fintissimo) portato in scena dalla Romania (che è passata! Ma voi ci pensate!?) con tanto di effetti alla Jem e le Hologarms falsissimi e tamarrissimi;
oppure l’esibizione davvero porno delle Polacche che secondo me potevano anche risparmiarsi!?!? Non hanno fatto altro che marciare sullo stereotipo delle bionde tettone e stupide che mercificano il loro corpo per poter fare spettacolo! Mi aspettavo che la lavandaia si levasse il vestitino restando in lingerie e lavandolo in pubblico, che la fattora alzasse il latte dal suo strumento pastorizzatore e se lo facesse gocciolare sulle tettone e che d’improvviso entrasse Rocco Siffredi con una pacco di patatine in mano…e forse sarebbe stato meglio.
E poi , come non prendere atto del fatto che anche l’Eurovision ha capito bene a quale target di pubblico deve mirare? Anche i presentatori si sono accorti che ” il popolo rainbow” ha particolarmente apprezzato le esibizioni dei manzi che si susseguivano sul palco e ha intasato twitter di commenti. Ma è proprio su questo che voglio soffermarmi un attimino: avete notato quanto la selezione per l’ “offerta” dei generi gay fosse stata completa?
Partiamo dall’ “orsacchiottone tristone” e falegname di Carl Espen che ci ha sfrantecato i cabassissi con la sua tristezza espressa in musica che Adele a confronto è un carnevale! Ma a riprenderci ci ha pensato subito la meravigliosa donnabarbutasemprepiaciuta (la preferisco da donna perché da ragazzo – cercate sue foto on line e capirete – NUNSEPOGUARDÁ!) Conchita Wurst: One Lady Show! Meravigliosa presenza scenica e ottima voce che quasi quasi sembra davvero una voce femminile (se la metti a confronto con la cantate Israeliana sembra poi una voce bianca) e il pezzo poi? É già in loop nel mio iPhone, oltre al fatto che è palpabile la sua candidatura alla scrittura della prossima colonna sonora di James Bond o addirittura a diventare una Bond Girl.
E completiamo il quadro #GayGayGay con l’esibizione di manzi e manzetti vari sul palco che hanno allietato gli ormoni e gli occhi di noi gentlegay e quelli delle GentleLadies: la cugina Svizzera che mette in campo l’avvocato-cantante e anche percussionista (e qui potremmo scendere nel trash con battute tipo “suonami tutto” oppure ” fa di me il tuo tamburo per la tua bacchetta da percussione”, ma non lo faremo… o forse l’abbiamo già fatto!?);
per poi passare dai ballerini Irlandesi di River Dance che con il loro irish-kilt hanno fatto sognare e sbavare un po’ tutti noi, ma i più gnocchi in assoluto della serata sono stati i Greci con il loro rap-pop-rock tendente all’hipster-style che io personalmente ho molto, ma molto apprezzato (e anche mio marito l’ha fatto): esibizione con tanto di trampolino elastico su cui hanno saltato che quasi quasi una piccola defezione nel trash ci starebbe bene e ci verrebbe da dire “saltami addosso” oppure “fammi saltare sul tuo trampolino” … ma anche in questo caso, non lo faremo, vero?
Ma smettiamola di divagare e di dar retta agli ormoni e veniamo alla scelta finale: cazzo c’entra far passare la Polonia, l’Armenia e l’orsacchiottone Triste lasciandomi fuori Israele (che a me piaciuta tantissimo) e altre nazioni che meritavano come l’Irlanda?!? EH?
E poi che cosa mi fate venire gli attacchi di ANSIAH lasciando la proclamazione del passaggio in finale di Conchita Wurst per ultima? Ma vi siete resi conto che quella povera donzella stava per avere un’ischemia cerebrale seguita da un’infarto? Per fortuna che quando avete chiamato il suo nome ha anche visto la Madonna e si è ripresa! Siete senza cuore! Senza cuore!
Per fortuna però (vabé che era scontato) che i cugini Maltesi sono passati in finale: una canzone davvero bella e poi il cantante MERITA e merita tanto!
E i tuoi preferiti chi sono stati? #ChiVuoiCheVinche questo #ESC2014 ?
Diccelo con un commento qui sotto e poi ricorda che la finale la commenteremo insieme sui social usando gli hashtag #IlPuntoH #EscIta #Esc2014 – unisciti a noi come hanno fatto in tanti ieri sera e ci divertiremo