O2 Arena, Londra – In diretta dalla O2 Arena la cronaca della prima semifinale: Cska Mosca – Olympiacos Pireo.
Primo quarto – La prima palla delle semifinali è del Cska, così come il primo canestro che arriva dalle mani di Sonny Weems. La partita è fin da subito bellissima: due triple firmate Weems e Khryapa lanciano i russi, ma i campioni d’Europa restano a contatto con i giocatori di maggior talento: Printezis, Papanikolaou e Spanoulis. Dopo 4 minuti il tabellone dice 10 pari. Il primo vantaggio dell’Olympiacos arriva con un layup di Law; il Cska non riesce a concretizzare la superiorità a rimbalzo, così Messina è costretto a chiamare time out, utile anche per calmare gli animi. I moscoviti cambiano subito registro e con una tripla di Weems e due liberi di Erzeg piazzano un 5-0. E’ ancora Acie Law a muovere il tabellone con un 2/2 dalla lunetta per il 14-15 quando mancano 3 minuti alla prima pausa. Una giocata da tre punti di Hines fa esplodere la marea bianco-rossa sugli spalti e soprattutto porta l’Oly avanti di 4. Ad allungare il parziale ci pensa Sloukas con una fantastica tripla che fissa il 24-17 di fine primo quarto.
Secondo quarto – Una tripla di Khryapa illude i tifosi russi: i campioni di Grecia e d’Europa rialzano la testa con l’ennesimo parziale che aggiorna il massimo vantaggio della serata sul 33-23. Un contropiede concluso da Law costringe il Cska a chiedere un minuto di sospensione con i propri leader Teodosic (0/2) e Krstic (1/3) in grosse difficoltà. La scarsa lucidità del playmaker serbo si riflette in tutti i compagni di squadra così i Reds fuggono sul +13, con il solo Kaun ad opporre resistenza. Un paio di errori di Spanoulis non affondano del tutto il Cska, che però non riesce ad approfittare neanche delle situazioni più banali (3/9 ai liberi). La prima metà di gara si conclude sul 40-28 per la squadra di Bartzokas, ma la sensazione è che sia un saldo per il Cska, decisamente in difficoltà.
Terzo quarto – La musica non cambia: Spanoulis apre le marcature, mentre il Cska sbaglia cose facili. La tripla del +17 firmata Papanikolaou assomiglia ad una condanna, di sicuro è un detonatore che fa saltare i 5000 da Atene. Mosca non segna mai, ma almeno complica le cose all’Oly nella propria metà campo. Il time out televisivo serve ad entrambe le squadre per riordinare le idee: l’armata rossa trova il -11, ma ai liberi di Kaun replica Hines con un insolito jumper. Le difficoltà di Micov e Krstic si aggiungono a quelle di Teodosic, “panchinato” da Messina per buona parte del terzo periodo. La fase di stanca della partita è cancellata in un amen da un canestro di Hines allo scadere dei 24, seguito da una tripla di Antic che restituisce 16 punti di vantaggio alla corazzata del Pireo. Il divario torna di 17 lunghezze con un libero ancora di Antic che fissa il punteggio sul 53-36.
Quarto quarto – Sembra una fotocopia dello scorso anno, ma a parti invertite. L’inizio di quarto periodo però non sorride ai russi: Perperoglu segna addirittura il +21 con 8 minuti sul cronometro. I primi punti di Teodosic ridanno un minimo di fiducia ai tifosi con sciarpa rosso-blu, ma è ancora Perperoglu a sedare gli animi. Il Cska non si arrende, finalmente Teodosic trova una giocata degna del suo nome, ma il muro dei 15 punti è invalicabile. Un fallo antisportivo proprio del serbo è la resa. Finisce 69-52 tra i canti dei fans scatenati dell’Olympiacos.
La solidità mentale e tecnica dei campioni d’Europa è stata ancora una volta determinante contro un Cska mai veramente in partita, che ha pagato le pessime serate dei due uomini simbolo: Krstic (2 con 1/5 e 0/4 ai liberi) e Teodosic (5, 1/9 dal campo e 2/4 dalla lunetta). L’arte di giocare sotto pressione non si compra e l’Olympiacos ha dimostrato di avere attributi come poche altre squadre nella storia recente di questa competizione.
Per i greci i due migliori realizzatori sono Antic e Hines (MVP della partita con anche 10 rimbalzi) con 13 punti; per i russi che tirano con il 33.3% da due, il 29.2% da tre e il 56.7% ai liberi il miglior marcatore è Weems con 13.