O2 Arena, Londra – Un volo charter partito da Atene questa mattina ha portato a Londra 300 tifosi dell’Olympiacos che a questo punto occupano quasi metà dell’arena. I madrileni però non si fanno intimorire: si comincia! I feel Devotion.
Primo quarto – La prima palla della Finale 2013 è dell’Olympiacos, ad aprire le danze è chi le aveva chiuse un anno fa, Georgios Printezis, con un tiro sinistramente simile a quello che condannò il Cska di Kirilenko. La risposta arriva immediata dalle mani di Fernandez; si segna da una parte e dall’altra in un inizio di gara di altissimo livello. Begic è un baobab dentro l’area, dove Spanoulis e compagni proprio non riescono ad entrare. Una tripla di Llull ed un canestro di Mirotic lanciano i Blancos sul 5-13 che costringe Bartzokas al time out. A fermare il parziale spagnolo è Kostas Papanikolaou con una terrificante schiacciata, ma il Real continua a tenere aperto il gas: dopo 6 minuti il vantaggio è già in doppi cifra. Una tripla incredibile di Rudy segna il nuovo massimo vantaggio sul 7-20, Hines però risponde con un 2+1 che sembra risvegliare i Reds. Un 7-0 firmato Llull affossa i campioni d’Europa sotto 17 punti al termine del primo quarto.
Secondo quarto – Madrid sbaglia un paio di facili occasioni, l’Oly invece rialza la testa con un improbabile 5-0 propiziato da Antic. All’improvviso il tiro da tre diventa nemico degli uomini di Laso: i campioni di Grecia colpiscono anche con Perperoglu per il 18-27 che fa esplodere i tifosi arrivati dal Pireo. La difesa di coach Bartzkos ingabbia il Real che trova il primo canestro dal campo dopo 5 minuti. A scuotere Madrid è un alley-oop sull’asse Mirotic-Slaughter, ma dalla lunetta, con un appoggio di Antic, l’Oly ritrova il -5 che obbliga Laso a fermare la gara. A tenere avanti i blancos è Sergio Rodriguez, ma i rimbalzi in attacco di Shermadini e le accelerazioni di Law permettono ai bianco-rossi di chiudere sotto solo di 4 punti, grazie a tre liberi di Sloukas che fissano il punteggio sul 37-41.
Terzo quarto – Si ricomincia: Law e Begic si scambiano un paio di canestri, ma a far esplodere la O2 Arena sono i primi punti di Spanoulis, che si sblocca e nell’azione successiva spara la tripla del sorpasso. Mirotic risponde da vicino, ma l’MVP della regular season e della scorsa finale ormai si è svegliato: bang, altra bomba ed è 48-45 Olympiacos. Il Real sembra poter chiudere il parziale avversario ma un monumentale Hines, con una “chase down” Lebronesca, cancella due punti a Nikola Mirotic regalandone due facili a Law per il +6. Madrid muove il tabellone con due liberi di Suarez, ma Sloukas trova un jumper allo scadere per il 54-48. Coach Laso fa alzare la difesa ed in attacco di affida ai voli di Slaughter; è Rudy Fernandez però a trovare il bengala del nuovo vantaggio. Kyle Hines, in entrambe le metà campo, fa sentire la sua presenza, così un terzo quarto bellissimo si conclude sul 61-61.