La prima frase venuta in mente per descrivere la serata Europea delle italiane è “che sfiga!”. Entrambe le lombarde hanno sfiorato il colpaccio clamoroso confermando una, Cantù, di avere un sistema competitivo anche ad altissimo livello, e l’altra, Milano, di essere in netta crescita.
La Bennet fino a 25 secondi dalla sirena era quasi ai quarti di finale, poi due tiri liberi di Juan Carlos Navarro hanno dato il vantaggio al Barça, a cui Leunen e Basile non hanno saputo replicare. I brianzoli hanno giocato una gara perfetta nella propria metà campo, e fino a 5 minuti dalla fine anche in quella Blaugrana; l’inevitabile differenza di esperienza ha lasciato però a secco Cantù per quattro minuti e mezzo, con nessuno degli esterni capace di trovare soluzioni, ad esclusione di Doron Perkins (12, 7 rimbalzi e 5 assist), l’unico con la personalità e le qualità atletiche adatte ad una partita del genere. La squadra di coach Pascual invece è costruita proprio per questi momenti e con Lorbek e Ndong prima, e Navarro poi ha trovato i punti del sorpasso.
La Bennet comunque ha dato una lezione di basket e di sport, pagando un po’ di inesperienza e di scarso atletismo negli uomini chiave come Mazzarino, Markoishvili e Leunen. Rimane comunque un forte rammarico anche per quel 5/11 dalla lunetta che grida vendetta: la stagione europea di Cantù finisce qui (l’ultima con lo Zalgiris è ininfluente). Ad ogni modo alla Bennet vanno i complimenti, come ai suoi tifosi, a coach Trinchieri e a tutti i suoi ragazzi.
Vittoria di prestigio, e che in qualche modo fa ancora più arrabbiare, per l’Emporio Armani Milano all’OAKA di Atene. Gli uomini di Scariolo hanno giocato forse la miglior partita della stagione, senza gli ormai proverbiali blackout e restando sempre concentrati in entrambe le metà campo. Dall’inizio alla fine Milano ha guidato il match, toccando anche il +14 a metà del quarto periodo, avvicinandosi così a quei 21 punti di scarto subiti all’andata dal Panathinaikos. Proprio quando la clamorosa “remuntada” sembrava ad un passo, gli ex del nostro campionato, Batiste e Sato, hanno trovato i canestri della sicurezza. Anche le ex scarpette rosse abbandonano così l’Eurolega, mostrando comunque enormi segni di crescita che fanno ben sperare i tifosi per il proseguo della stagione. Da segnalare la grande prestazione di Niccolò Melli (13 in 16 minuti), sempre più importante nelle rotazioni di Scariolo.
Dagli altri campi non sono arrivate notizie positive: il Maccabi, nel girone di Cantù, si è salvata all’ultimo contro lo Zalgiris, trovando la matematica qualificazione ai playoff. Successo che riaccende le speranze del Fenerbahce che stende l’Unics ribaltando anche la differenza canestri, ed ora si giocherà tutto nell’ultima giornata. Netta quanto inutile vittoria del Real Madrid contro Malaga: la squadra di Pablo Laso dovrà vincere a Siena tra una settimana per sperare di approdare al turno successivo.
Risultati di ieri:
Real Madrid-Unicaja 86-65
Fenerbahce Ulker-Unics 94-87 dts
Panathinaikos-EA7 Emporio Armani Milano 58-67
Bennet Cantù-FC Barcelona Regal 62-63
Maccabi Electra-Zalgiris Kaunas 70-66
Risultati di mercoledì:
CSKA Mosca-Olympiacos 96-64
Gescrap BB-Montepaschi Siena 60-59
GS Medical Park-Anadolu Efes 64-56
Classifiche:
Gruppo E:
CSKA Mosca 4-1 (qualificata)
GS Medical Park 3-2
Olympiacos Piraeus 2-3
Anadolu Efes 1-4