Europa ad una svolta decisiva

Maggiore integrazione o rottura? questo è il dilemma di fronte al quale i governanti europei sono di fronte e la cosa brutta è che, nonostante il tempo per decidere sia sempre meno, ancora non sanno cosa fare.
Intanto oggi, per quelle ragioni spesso insondabili che governano i mercati finanziari, la borsa sale e lo spread scende, nonostante i piani del prestito all'Italia dal Fmi sia stato smentito e l'agenzia Moody's abbia difuso uno scenario macroecomico a dir poco tragico, con il possibile default di tutti i paesi della zona euro e una recesione economica in Europa ormai inevitabile.
Tenendo pure conto che domani ci sarà un'asta di btp decennali che non si sa da chi e per quale quantità saranno sottoscritti, c'è da ritenere che la, relativa, euforia della borsa risieda nella celebrazione odierna del "Bot day senza commissioni", iniziativa con la quale si cerca di favorire l'acquisto di titoli di stata da parte dei piccoli investitori, spostando tra l'altro il rischio del debito pubblico dai forzieri delle banche alle tasche dei cittadini.
Dicevo relativa euforia, perché mi pare che i volumi scambiati fin qui non sembrano tali da far pensare ad una convinta decisione di tornare ad investire sul mercato da parte degli operatori.
Quello che è certamente cambiato in questi giorni, come già accennato nei post della scorsa settimana, è l'atmosfera intorno alle manovre del governo e alla politica in generale. pare proprio che in mancanza del polo catalizzatore in grado di attirare su di se qualunque argomento, serio o faceto che fosse, i media piccoli e grandi siano tutti un po' orfani.
Per di più della manovra finanziaria del governo Monti, che ha così "impressed" Angela Merkel, si sa pochissimo, forse niente e su quella si possono fare solo delle congetture.

Meglio allora buttarsi su Berlusconi che annuncia l'ennesima crociata contro i "comunisti", come fanno tutti i quotidiani nazionali, anche perché il caimano ha annunciato che da ora in poi lavorerà dietro le quinte e questa potrebbe essere l'ultima occasione da sfruttare per vendere qualche copia in più.
Quello che si avverte è piuttosto la paura, tra quelli che tanto hanno desiderato la caduta del Cavaliere brianzolo, che il possibile crollo dell'euro e il default italiano avvenuto nonostante l'avvicendamento del governo tecnico (e gli avvenimenti dicono che le cose sono drammaticamente peggiorate dopo le dimissioni di Berlusconi) possano rimettere in sella l'odiato nemico: una cosa che sarebbe per loro più terribile dello stesso fallimento dello Stato italiano.

In questo desolato panorama di media che non sanno che dire e di politici che non sanno che fare spicca l'omelia domenicale del padre fondatore E'(un)genio Scalfari, che ho trovato questa settimana di una comicità esilarante (finalmente la vera satira politica!!!). Consiglio a tutti di leggerla.