Una crescita lenta ma costante, che fa ben sperare per il raggiungimento dell’ormai celebre obiettivo “20-20-20”.
È quella delle rinnovabili europee, che dovrebbero appunto raggiungere il 20% della generazione complessiva entro il 2020.
A dirlo sono i recenti dati pubblicati da Eurostat, secondo i quali nel 2012 la percentuale totale registrata nel vecchio continente è stata del 14,1%.
Stando allo studio, Svezia Bulgaria ed Estonia hanno già raggiunto i propri obiettivi, mentre i Paesi dove è maggiormente aumentato il ricorso alle FER sono stati sempre la Svezia (passata dal 38,7% del 2004 al 51% del 2012), la Danimarca (dal 14,5% al 26%), l’Austria (dal 22,7% al 32,1%), e la Grecia (dal 7,2% al 15,1%).
Buona anche la performance dell’Italia, che dal 5,7% è passata al 13,5%. In particolare, per il Belpaese è stato un crescendo visto che nel 2007 si è toccato il 6,5%, nel 2010 il 10,6% e nel 2012, appunto, il 13,5%.
In termini assoluti, il primato spetta come detto alla Svezia che ha raggiunto il proprio obiettivo con ben otto anni di anticipo, seguita dalla Lettonia (al 35,8%), dalla Finlandia (34,3%) e dell’Austria.
In coda alla classifica troviamo invece Malta (1,4%), Lussemburgo (3,1%), Gran Bretagna (4,2%) e Olanda (4,5%).
[foto da rivistainnovare.com]