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Europa League: Lazio non ci siamo, vince il Ludogorets

Creato il 21 febbraio 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online
Europa League: Lazio non ci siamo, vince il Ludogorets feb 21, 2014    Scritto da Andrea Ruggeri    Calcio, Sport 0

Europa League: Lazio non ci siamo, vince il Ludogorets

Muso lungo e testa bassa per la Lazio, unica squadra, tra le quattro nostrane impegnate stasera, ad uscire a mani vuote da questa serata europea. I biancocelesti di Reja, infatti, nella gara di andata dei sedicesimi di finale di Europa League, vengono sconfitti 1 a 0 dal Ludogorets, squadra bulgara pressoché sconosciuta fino a qualche mese fa.

La squadra capitolina arriva all’Olimpico decisa a fare bottino pieno, per continuare il suo percorso europeo e rilanciare una stagione fin qui fallimentare, che al momento la vede decima in campionato e fuori dalla Coppa Italia. Per riuscire in questa missione, Reja si affida all’esperienza di Klose – il tedesco mancava in Europa da 16 mesi – e alla qualità dei due giovani trequartisti Anderson e Keita; il tecnico friulano propone un’insolita difesa a 3 con Ciani, Cana e Radu a proteggere Berisha e un centrocampo tutto muscoli con Cavada, Onazi, Biglia e Lulic.

Stoev, tecnico della squadra bulgara, sceglie invece questo 4-3-2-1: Stoyanov; Junior Caicara, Mantyla, Moti, Minev; Zlatinski, Dyakov; Aleksandrov, Marcelinho, Misidjan; Bezjak

L’inizio gara è da incubo per la Lazio: dopo soli 8′ di gioco, viene fischiato un calcio di rigore ai danni dei padroni di casa, per un presunto fallo di mano di Cana; dal dischetto, Dyakov prova a beffare Berisha con un pallonetto, ma il portiere albanese rimane immobile e neutralizza la conclusione avversaria. Passato lo spauracchio iniziale, i biancocelesti provano a fare la loro partita, affidandosi soprattutto alle giocate di Anderson e Keita, gli unici in grado di scardinare la blindata difesa bulgara. Gli ospiti giocano una partita prevalentemente difensiva, ma, quando ripartono, mettono in seria difficoltà la retroguardia laziale e vanno vicini al gol in più occasioni, colpendo anche una traversa al 35′.

La Lazio non è un bel vedere, il gioco è troppo vincolato al lavoro dei due esterni e l’assenza a centrocampo dei piedi di Hernanes si sente; ne approfitta il Ludogorets, il brutto anatroccolo di questa Europa League che, al 46′, si trasforma in cigno e trova un vantaggio inatteso. Il merito è tutto – o quasi – di Bezjak, centravanti sloveno che riesce a fare fuori da solo mezza difesa laziale e trafigge Berisha con un gol da cineteca.

Nel secondo tempo, la squadra capitolina si rende conto della brutta figura di cui si sta rendendo protagonista e cerca di ribaltare il risultato ma trova davanti a sé due ostacoli insormontabili: prima il palo e poi Stoyanov, il portiere del Ludogorets che si getta come un gatto su qualsiasi cosa passi dalle sue parti e si prende tutte le luci del palcoscenico. Proprio Stojanov al 51′ compie un miracolo, parando un rigore ad Anderson – la Lazio da quel momento giocherà con un uomo in più – e rispondendo da campione anche sulla ribattuta di Lulic; il portierone bulgaro si dimostra invalicabile e, quando viene meno la sua presenza, ci pensa la sfortuna a fermare i tentativi biancocelesti.

Finisce così 0 a 1 la partita tra Lazio e Ludogorets, con più di un rammarico per i padroni di casa, colpevoli di aver buttato un tempo di gioco ma sfortunati nel non trovare un pareggio meritato; ora diventa tutto in salita il cammino in Europa League per Reja e i suoi ragazzi, costretti a giocarsi un’intera stagione in Bulgaria.


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