Magazine Informazione regionale

Europarlamento contro il taglio dei fondi per gli indigenti proposto dagli Stati e dalla commissione

Creato il 18 giugno 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

Gli indigenti sono un mercato elettorale di notevole rilievo e l’Unione europea non ha un profilo istituzionale sufficientemente politicizzato e riconoscibile come tale. Gli aiuti europei ai poveri rischiano di diventare un danno alle ciniche macchine elettorali chiamate partiti o liste personali. Dunque gli Stati componenti dell’Unione europea, invece di mobilitarsi contro il rischio povertà, di federare i servizi sociali, di dare allo stato sociale la dovuta forza e il dovuto rigore, hanno pensato di tagliare di un miliardo i fondi europei contro l’indigenza. Meglio gestirseli in casa. Che importa dell’emergenza? Il tono dell’articolo di europarlamento 24 è morbido ma i dati sono chiari. Questo mercato politico in piena recessione denuncia da sé l’ennesima ingiustizia che sui grandi massmedia ovviamente ha poco spazio. Silvia costa nel proprio breve intervento contenuto dal video si attiene alla proposta del Parlamento europeo. Questo video, su youtube, ha avuto sinora quattro visualizzazioni. L’indignazione per il business sulla pelle dei poveri può solo essere nostra.

Gli aiuti agli indigenti non devono scendere sotto i 3,5 miliardi
Il Parlamento europeo ha chiesto con 513 voti a favore, 149 contrari e 27 astensioni che il Fondo europeo per gli aiuti agli indigenti sia mantenuto almeno al livello attuale di 3,5 miliardi di euro e non ridotto a 2,5 miliardi.

Il taglio di un miliardo di euro era stato proposto dalla Commissione europea e dagli Stati membri durante i negoziati sul budget 2014-2020 dell’Ue.

Come ha spiegato Silvia Costa, a cui Europarlamento24 ha chiesto di illustrare la portata della posizione dell’Aula, la realtà europea è fatta purtroppo già di povertà e di esclusione sociale. I numeri sono ingenti: 120 milioni di cittadini a rischio, 40 milioni già colpiti.

Il nuovo programma per il 2014-2020 è destinato a sostituire il programma di distribuzione di derrate alimentari previsto per sfruttare le eccedenze alimentari dell’Ue prodotte nell’ambito della Politica agricola comune.
Il campo di applicazione del nuovo fondo andrà oltre la distribuzione di cibo per soddisfare anche altre esigenze dei cittadini più indigenti dell’Ue.

L’Aula ha votato per rendere la partecipazione al Fondo obbligatoria. Significa che se uno Stato membro decide di non far uso del fondo il bilancio dovrebbe essere ancora disponibile per i cittadini più indigenti.
L’ammontare del bilancio finale del Fondo dipenderà anche dall’esito dei negoziati sul bilancio Ue per il 2014-2020.

La partita, insomma, è aperta e le indicazioni del Parlamento europeo a Commissione e Consiglio sono chiare: la solidarietà non si tocca.

LINK : http://www.europarlamento24.eu/articoli/0,1254,72_ART_3281,00.html

45.284813 9.845894

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :