Magazine Attualità

Europee 2014: stravince “La lista che non c’è”. Sconfitta la politica. Silenzio nel M5S

Creato il 26 maggio 2014 da Nino Caliendo

Europee 2014: stravince “La lista che non c’è”. Sconfitta la politica. Silenzio nel M5SStranamente, a parte il Pd (che, se facesse un’attenta e onesta analisi dei risultati, avrebbe anch’esso ben poco da gioire), sono pochi i galli a cantare vittoriosi sul cucuzzolo delle colline dell’immondizia politica. Il “grillo canterino”, poi, imitato dai suoi seguaci del M5S, ha sposato il silenzio, trasformandosi in struzzo silenzioso con la testa infilata sotto la sabbia.

Come sempre, le percentuali dei consensi ottenuti dai votanti sono false, poiché vengono premeditatamente attribuite all’intero nucleo degli aventi diritto al voto e non solo al nucleo dei votanti reali.

Analizziamo bene il tutto. La percentuale reale degli astenuti è stata del 41,31% (in forte crescita se confrontata con quella delle passate europee del 2009, dove si astenne una percentuale già allora altissima che si attestò al 33,5%), poiché alle urne si è recato solo il 58,69% degli aventi diritto al voto (dati definitivi del Ministero dell’Interno).

Questo significa che, mentre la percentuale astensionista và in giusta matematica calcolata sull’intero gruppo degli aventi diritto al voto, le percentuali dei consensi, cioè l’effettiva percentuale di rappresentatività dell’intero Popolo italiano per ogni singola lista, dev’essere calcolata sull’effettiva presenza alle urne.

Vale a dire che il “vittorioso” Pd che decanta il suo 40,81% delle preferenze, in termini di reale rappresentatività ha spuntato meno del 24%. Il M5S (dato al 21,16%), rappresenta nella realtà all’incirca il 12,4 degli italiani. Forza Italia si attesta al 9,87 e non al 16,82%. La Lega Nord al 3,62 (non al 6,16).

Per le altre liste, non vale neanche la pena di faticare per calcolare i veri risultati, in quanto vengono fuori solo decimali.

E’ chiaro in tutto questo che il vero vincitore politico è “La Lista che non c’è” che rappresenta da sola il 41,31% degli italiani, vale a dire un gruppo enorme di circa 24.245.000 cittadini, che dovrebbero preoccupare non poco i galletti della politica inculatrice.

Contestualmente,  in tutto questo, si con­ferma in sensibile aumento anche il par­tito degli euroscettici ita­liani: nel 2009, con due giorni a dispo­si­zione per votare, abbiamo detto che par­te­cipò il 66,5% degli aventi diritto. E fu giudicato un minimo sto­rico.

Agli albori del 1979, con nove Stati nella Comu­nità eco­no­mica euro­pea (Cee), con l’85,6% l’Italia superò di gran lunga la media ferma al 61,99%.

I dati sono molto preoccupanti: hanno perso tutti, ma nessuno se ne preoccupa, intenti come sono ad abbuffarsi, spocchiosamente non pensano minimamente a leccarsi le ferite, che potrebbero trasformarsi in vere e proprie ulcere nazi-fasciste se nessuno corre ai ripari.

Nino Caliendo

condividi con Facebook
Condividi su Facebook.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :