(by Dnaneroazzurro)
La notizia è fresca fresca, la UEFA ha deciso che i prossimi EUROPEI 2020 saranno ospitati da 13 città itineranti. Non mi esprimo in merito ma la notizia mi dà un ottimo spunto di amara riflessione sugli europei appena trascorsi.
In 46 anni non ho mai, e ripeto mai, mancato l’appuntamento con la nazionale, ma, lo scorso giugno si è verificato un episodio talmente disgustoso e grave da spingermi a boicottare un appuntamento così imperdibile.
Troppo poco si è parlato dei retroscena della magia di un calcio involontariamente macchiato di sangue innocente e troppo frettolosamente abbiamo spento i riflettori su un massacro degli innocenti, immolati al dio denaro, dove il calcio è solo un alibi da prendere al volo. The show must go on.
Ciò che, da almeno un anno, si verificava in Polonia ed Ucraina, in particolare a Kiev, e guarda caso è salito agli onori della cronaca quando gli euopei erano alle porte, è un episodio di assoluta criminalità. Normali cittadini autorizzati dalle autorità ad armarsi di odio e sete di sangue, camminavano per la città come cecchini pronti a freddare qualsiasi randagio che avesse auto la sfortuna di incrociare il suo assassino. Assassino sì, perchè ritengo tale chiunque si arroga il diritto di togliere la vita, indipendentemente a chi appartiene. Le stime approssimative parlano di un vero massacro, solo a Kiev 60.000 randagi massacrati, “per pulire la città che ospita gli europei”, questo ufficialmente dichiarato. Ciò che è stato volutamente taciuto è la visibilità per l’industria del turismo, indubbiamente incrementato da un evento calcistico così sentito e amato da portare tifosi in massa quindi futuri turisti.
Ancora un volta il dio denaro vince sulla sensibilità e il senso civico, su valori morali ormai dimenticati.
Se nelle cronache calcistiche entrano di diritto episodi di cronaca nera quando si parla di violenza fisica e psicologica alla quale collego il razzismo, ebbene quella degli europei della vergogna (così li definisco) sono veramente una bruttissima pagina di cronaca nera anche se le vittime sono creature che camminano su 4 zampe.
Spegnere i riflettori su questa tristissima pagina è come nascondere un problema così grave o considerarlo irrilevante perchè spesso, troppo spesso, paragonato a gesti di pura crudeltà attuata sulle fasce sociali più deboli, pensiero sposato da chi ha un concetto, secondo me, errato sugli animali, considerati esseri inferiori.
Mi auspico che il criterio della Uefa sulla scelta delle 13 città europee itineranti che ospiteranno gli euro 2020 non sia basato esclusivamente sulla sicurezza degli stadi, sicurezza intesa sia pubblica che strutturale, ma che sia molto scrupoloso anche sul livello di civiltà delle città candidate, perchè una società civile non può macchiarsi di sangue, tantomeno usare la magia del calcio come pretesto per farlo, questo lo ripeto, indipendentemente che la vittima sia animale o persona, perchè io so che mi renderò impopolare con questa affermazione: “metto tutti gli esseri viventi allo stesso livello”.
Gli europei 2020 saranno un’innovazione assoluta solo se non replicheranno gli europei della vergogna appena trascorsi.
Chiedo fin da adesso scusa per questo mio sfogo amaro.
Maria Antonella (Dnaneroazzurro)