Scriveva Alberto Savinio il 14 agosto 1943
I mali di cui soffrono attualmente nonché gli italiani ma gli europei, vengono in massima parte dal che essi restringono l’idea della vita e del mondo entro la cerchia dei propri consanguinei, dal che non mandano lo sguardo oltre la barriera delle proprie abitudini quotidiane, delle proprie conoscenze, delle proprie cognizioni: egoismo, meschinismo, iniquità, settarismo, grettezza mentale e il corollario di queste qualità (perché nella parola “qualità” si vuole sottendere sempre il significato di “buona” qualità?), cioè a dire la malvagità accompagnata dal suo sottoprodotto la crudeltà, e la disposizione a nuocere al prossimo senza scrupoli né rimorsi, anzi con certo quale intimo convincimento che nocendo al prossimo si benefica se stessi e “i suoi”, al quale obbrobrioso sentimento non hanno mancato di collaborare anche talune forme religiose.
Parole scritte il 14 agosto 1943, ripeto. Vi pare sia cambiato moltissimo da allora? A me non pare.