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Qualche giorno fa’ su La Stampa veniva pubblicato un articolo dal titolo “L'inganno dell'evasione fiscale”, che aveva un finale che reputo eccezionale e geniale nella formulazione (“Il mostro dell’evasione fiscale non ha un solo genitore, ma ne ha due, e solo quando la mancanza di cultura civica, la madre, si sposa ad un fisco oppressivo, il padre, il ragazzaccio diventa un mostro”), quanto retrogrado nei contenuti, e così filo-confindustriale da far arrossire persino gli imprenditori più ostili all’argomento fisco!
A mio umile avviso, l’atteggiamento di mettere in discussione la lotta all’evasione definendola “lotta alle streghe” e sostenere che non sarebbe comunque sufficiente a rimettere in carreggiata l’Italia, sono due strade che offendono chi le tasse le paga fino infondo, e non solo i lavoratori dipendenti, ma anche quegli imprenditori che fanno altrettanto in controtendenza a quella cultura che nello stesso articolo de La Stampa viene alimentata e veicolata!
Le tesi sostenute nell’articolo erano incentrate su due aspetti: il primo evidenzia che da un lato talune attività, taluni soggetti giuridici sono “obbligati” ad evadere pena la sopravvivenza della loro stessa attività, e questo è probabilmente vero per una percentuale certamente minima, mentre la parte del leone la fa’ certamente quella parte di evasori totali o parziali che vogliono semplicemente guadagnare di più, che evadono per incassare di più e che se pagassero le tasse non avrebbero certo i problemi di sopravvivenza dei primi!
Chiedere che vengano abbassate le aliquote, che cali la pressione fiscale quale incentivo per far pagare le tasse a chi non le paga, come sostenuto nell’articolo, è una motivazione debole, fragile, per giustificare chi non lo fa’, ed evidenzia quella mentalità molto italiana che ci ha portati fin qui…
Non mi scandalizzo di certo, sono conscio che ognuno porta avanti i propri interessi, ed io combatterò nel mio piccolo fino infondo, tali sistemi di riempire la testa alle persone paventando fantasmi pericolosi e gravi conseguenze di una vera e seria lotta all’evasione (“effetti recessivi, maggiore disoccupazione al Sud, aumenti di prezzo, contrazione dei consumi...”)
“Liberalizziamo la droga perché la usano tutti”, era questo uno degli slogan degli antiproibizionisti, ed è questa quella mentalità dilagante per aggirare gli ostacoli, sport nel quale l’Italia è sempre in vetta alle classifiche!
nanni
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