Every Breath of Rock (by Pollo P.)

 

Every breath you take  Every move you make Every bond you break Every step you take

I’ll be watching you

Every single day Every word you say Every game you play Every night you stay

I’ll be watching you

E’ strano parlare di ricordi è strano e difficile parlare di persone che non ci sono più, ancora e di più se sono dei miti, ed oggi in un mondo sportivo assurdo incancrenito da valori che sono altamente distanti dallo spirito di De Coubertin, forse è meglio fermarci un attimo e pensare a tutte quelle figure, quei miti, Rock che non vi sono più.

Al decennale dalla sua morte è doveroso quanto giusto, ricordare l’Avvocato Agnelli, forse non per la figura di sportivo, ma bensì per la passione con cui seguiva e apprezzava lo sport, qualsiasi esso sia.  Senza di lui questo paese ha peso ogni giorno e sempre più visibilità e rispetto internazionale; sarà un caso ma l’ultimo grande avvenimento sportivo in Italia è stata l’Olimpiade del 2006 a Torino, un grande lascito culturale e sportivo, già ampiamente depauperato.

L’avvocato era ironicamente Rock

Ci avviciniamo lentamente, ed ogni volta a S. Valentino, arrivano i tristi ricordi legati alla scomparsa di Marco Pantani. Quest’anno ancor di più, dopo quanto è emerso, per il caso Armstrong, mi sento di esprimere una dura accusa nei confronti dell’opinione pubblica e determinati “giornalai” che prima inneggiavano alla grandezza del “Pirata” e poi non hanno mosso un dito per aiutarlo, difenderlo, tutelarlo; si certamente era una persona debole, ma forse nella debolezza c’è tanto bisogno di aiuto e affetto.

Il Pirata era un Rock leggero

Sono passati pochi giorni dal compleanno “virtuale” dell’Aviatore Gilles Villeneuve, avrebbe compiuto 62 anni…..no non credo che ci sarebbe comunque arrivato troppa pazzia, e forse, non sarebbe quel mito che è oggi, certo la sua spettacolarità aggressività pazzia, oggi con queste auto sarebbe limitata, ed è questo forse ciò che lo distingue essere amato a 360° da persone che neanche lo hanno visto correre.

Gilles è il Rock anche se lui suonava Jazz

Gaetano Scirea è senza l’ombra di dubbio il calciatore di calcio, più corretto ed elegante che ho visto giocare con i miei occhi, intelligente nell’impostare l’azione, un senso della posizione assoluto e visione di gioco unica, che gli permettevano di essere il regista nascosto della Juventus così come della Nazionale Campione del Mondo 82’ . Mai una espulsione in carriera, ha vinto tutto quello che un calciatore che ama la sua squadra potrebbe desiderare di vincere, ma soprattutto una persona che ha sempre posto il NOI davanti all’IO.

Gai elegantemente Rock

Marco Simoncelli è storia di tutti noi, è storia odierna è storia recente è di tutti e di nessuno, Marco era veramente una gioia semplice e genuina, negli spot come nella vita e soprattutto nelle gare, istintivo combattivo però leale e sincero, sempre vicino al limite, perché se uno corre lo fa’ per vincere e per superarsi, avendo però rispetto degli avversari , sempre. Marco e la sua freschezza però vivono veramente in tutti i 58 che vediamo in giro per i muri sulle macchine ovunque.

Marco sorridente Rock

Io di Coppi e Bartali , conosco poco di tappe e prestazioni, però so che forse sono i due sportivi più amati di questa nazione, due personaggi che se fossero in gara adesso riempirebbero pagine e pagine di qualsiasi giornale o web, sono anche l’esempio della rinascita del dopoguerra, oltre che l’esempio di grande rivalità con grande rispetto, perché un ciclista prima di tutto è un signore, che vive nello sforzo e nella sofferenza.

Coppi e Bartali Rock DNA

Sinceramente dopo tutti questi ricordi, un po’ tristi ho bisogno di uno zabaione per tirarmi su, chissà se Chef Alexander ha una ricetta sul tema…..