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Everything is verboten - vers. 2.0 - parte I

Da Danilo Baccarani @dumbbac
Bressanone/Brixen (Sud Tirolo)
Comunque vada, rispettate i vostri avversari. Nella vittoria e nella sconfitta, rispettateli. Solo così crescerete e diventerete uomini e donne, ancor prima che atleti.
Uno dei responsabili della nazionale di atletica delle Isole Bahamas arringa i suoi ragazzi, sulla pista dello stadio di Bressanone.
4-6 luglio 2009
Un accento leggermente sassone, quasi teutonico.
I gerani rosa, arancio e rossi stipati fitti fitti sulle terrazze. Uguali e meravigliosi nella loro ripetizione. Tutto o nulla accade mentre sulle tavole impazzano il pane nero, il cumino, le marmellate e lo speck.
La raccolta rifiuti che si effettua tramite un badge. Ordine e pulizia ad ogni angolo di strada.
Tutto questo è Bressanone, o se preferite, Brixen.
Achtung, achtung! Anche qui molto, se non tutto, è verboten.*
Dal balcone dell'albergo, una dimora a metà tra la Clinica della Foresta nera e la Clinica del Dott. Birkenmaier, ammiriamo il verde del paesaggio e il campanile del Duomo, mentre impetuosa scorre la corrente del fiume Isarco.
Bressanone è di fatto situata in uno Stato immaginario a metà tra la Germania e l’Impero Austroungarico.
Bressanone, in Italia solo per questione di km, accoglie il turista avvolgendolo in una pellicola di tranquilla serenità.
Nelle strade ciottolose del piccolo e grazioso centro storico i passi ovattati di pochi temerari sfiorano le ore 23.
Scivolano via le serate, lontane dalla calca rumorosa delle località vacanziere, e si susseguono le grappe morbide e quelle secche più di uno strappo dolomitico.
Fanno la loro comparsa anche le carte. Tra una briscola e un carico, domani avranno inizio i mondiali giovanili di atletica.
Tutto il mondo è a Bressanone ma nessuno se ne è accorto.
Tutti sono impegnati a rispettare qualsiasi regola. Per le frivolezze non c’è tempo.
*vedasi Everything is verboten sempre su questo blog, nella versione austriaca ad Euro 2008

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