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“Expat” di professione… momentaneamente in Francia

Creato il 16 febbraio 2015 da Fugadeitalenti

La vita da “expat” a un certo punto diventa quasi una filosofia di vita. Purtroppo, non esistono confini o limiti, perché cambiare è più facile che adattarsi“: così sintetizza la sua esperienza oltreconfine Silvia Macri, 34enne Senior Research Analyst presso una società internazionale di ricerche di mercato, in Francia.

Silvia lascia la sua Calabria per studiare Scienze Internazionali e Diplomatiche a Forlì: “ho completato gli studi in Italia perché credevo, e ne sono ancora convinta, che il nostro modello educativo abbia molti vantaggi, rispetto agli altri“, riflette a posteriori Silvia.

Subito dopo la laurea, si trasferisce a Manchester, per migliorare l’inglese e conseguire la certificazione linguistica. Prima di un Master in Studi sul Golfo Arabo: quest’ultimo rappresenta la chiave di volta per la carriera futura, che si dipanerà tra l’Egitto (con un programma Onu), e Beirut – dove Silvia lavora come ricercatrice e giornalista alla “Middle East Economic Survey”.

Dopo alcuni anni la decisione di tornare in Europa, con l’approdo finale in Francia: viene assunta inizialmente a Barcellona da una compagnia internazionale specializzata in ricerche di mercato, prima di venire successivamente trasferita a Parigi.

Alla luce del mio percorso, non so se riuscirei a trovare spazio in Italia, non so se mi troverei a mio agio“, riflette Silvia.

Ospite della puntata è Maria Chiara De Sando, attualmente Programms Assistant presso un’importante organizzazione internazionale a Roma. Maria Chiara ha tentato il percorso di rientro nella Penisola, dopo una carriera internazionale, al lavoro soprattutto presso l’UE. Lo choc di rientro, nel piccolo e provinciale mondo aziendale italiano, è stato per lei molto forte. Un problema soprattutto di mentalità, al di là delle mansioni. Di “meritocrazia al contrario”. Lei se ne fugge, a un certo punto: molla gli ormeggi senza alcuna garanzia di posto fisso. La ricerca di un altro lavoro la riporta presto a una dimensione maggiormente internazionale, senza lasciare -questa volta- l’Italia.

Nella rubrica “Expats” conosciamo una nuova associazione di giovani professionisti italiani in Cina. Costituita solo pochi anni fa, l'”Associazione Giovani Italiani in Cina” ha già inglobato ben 150 connazionali, sparsi nelle diverse metropoli d’Oriente. Ci racconta tutto Adriana Bertolino, coordinatrice del Consiglio dell’Associazione.

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La discussione di febbraio: Gli ultimi dati AIRE raccontavano il boom di espatrio di italiani verso la Gran Bretagna, mentre l’ondata migratoria generale proseguiva, sfiorando i 100mila espatri l’anno. Pensate che questi numeri aumenteranno, nel 2015? La fuga dall’Italia continuerà a crescere? E la Gran Bretagna si confermerà il maggior polo di attrazione? O ci saranno nuove mete?”

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Alla prossima puntata: sabato 21 febbraio, dalle 13.30 alle 14 (CET), su Radio 24



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