Expo Rurale: come godersi la campagna pur restando in città!

Da Forchettinagiramondo @BrandiChiara

Quando si parla di visitare le fattorie, far vedere a Remì gli animali, incontrare i piccoli produttori locali, acquistare frutta e verdura dai contadini, io non mi tiro mai indietro. Se poi, tutto questo si sposta in città a due passi da casa, è una festa vera e propria! Nello scorso weekend Expo Rurale ha portato nel centro di Firenze la campagna e la sua terra, con tutte le mille sfaccettature che posso ruotare intorno a questo tema.

Produttori locali, tanti, principalmente dalla Toscana, ma non solo: all’interno del Mercatino della filiera corta era impossibile non essere attratti dalle piccole aziende agricole che con cura e meticolosità cercano ancora di produrre cibi di qualità seguendo i ritmi e i tempi della natura. Formaggi, olio, vino, marmellate e tanto altro. Prodotti di nicchia come l’aglio rosso della Maremma o i necci dell’appennino pistoiese, preparati a mano e cotti nei testi, come una volta, da due anziani signori di Piteglio che colgono le castagne del luogo, le seccano per fare la farina e poi ci preparano le gustose crepes con la ricotta fresca.

Un modo per riscoprire anche i vecchi mestieri, come quello del lattaio, che al mattino presto con la sua bici passava di casa in casa a consegnare il latte fresco, o come quella dell’apicultore, mestiere di grande attenzione e perizia che richiede il completo rispetto della natura e dei suoi ritmi.
Molte le idee creative, tutte in chiave green, come quella degli Orti Etici, un modo per creare piccoli orti in poco spazio, riutilizzando oggetti destinati alla pattumiera, come pallet o bottiglie di acqua vuote.

La  Toscana era sicuramente la protagonista principale della manifestazione con la ricchezza dei suoi prodotti tipici: tante le occasioni per conoscerli ed imparare, dalle presentazioni dei consorzi locali che si sono tenute praticamente a ciclo continuo, agli espositori che proponevano direttamente i loro prodotti, fino alle guide disponibili gratuitamente. Io ho subito requisito quella delle Strade del Vino, che ho trovato veramente fatta bene e ricca di spunti per delle gite fuori porta alla ricerca del buon vino, così come la Mappa dei sapori di Firenze e provincia, con indicazioni per originali itinerari tematici nella città e nei dintorni.


Ugualmente molto ampia, l’offerta didattica per i bambini: tantissimi i corsi, le dimostrazioni ed i laboratori dedicati ai più piccoli. Dalla mungitura delle muccche, al laboratorio sulle api della Fattoria Didattica La Serra, passando per tantissimi altri eventi legati alle buone pratiche sostenibili.
 
Il premio della creatività va sicuramente a Tuscany BioLab, un progetto sperimentale nato da Idea Toscana, un’azienda che produce cosmetici a base di olio extravergine DOP Toscano, e che vuole insegnare ai più piccoli la filiera dell’oro verde: dall’invaso delle talee di ulivo, fino alla produzione dei cosmetici naturali.

La mia attenzione si è comunque concentrata sul tema del cibo, dove che ho trovato “pane per i miei denti”! L’evento clou della manifestazione, era il concorso per la premiazione del miglior Chef emergente del centro Italia: molti gli show cooking dei giovani cuochi che hanno animato i 4 giorni della fiera. Putroppo, sono riuscita a fermarmi solo alla dimostrazione dello chef marchigiano Mario Ciano del ristorante Ninì: le sue interpretazioni dei quadrati Verrigni e del filetto di sgombro erano davvero niente male! Alla fine però, ha prevalso la fame quella vera e ce ne siamo andati con Remì a gustare un autentico streetfood a Km0: un hamburger del Mugello con vere chips di patate!

Ottima la degustazione sensoriale di confetture e succhi di frutta di varietà salvaguardate dai “ coltivatori custodi” e di formaggio caprino di razza in via di estinzione dell’Azienda agricola Il Caprile: caciotte fresche e stagionate con marmellate di mela roggia, mela cotogna e ciliegie di Lari, il tutto accompagnato da audiotesti e musica.
Proseguendo nel nostro tour, il corso sulle marmellate di Manuela del Podere de’ Maccanti è stato davvero utile e divertente allo stesso tempo: tanti i segreti che ci ha svelato per ottenere in poco tempo la perfetta marmellata …presto li metterò in pratica e li condividerò in un post!
E prima di tornare nella città, quella vera fatta di asfalto e cemento, ancora un ultimo tuffo nelle eccellenze toscane, messe in bella mostra in un suggestivo semicerchio: panforte di Siena, marroni del casentino, lardo di colonnata, e poi l’olio extravergine, il pane e tanti altri cibi che sono il fiore all’occhiello della nostra regione.

Salutiamo Pinocchio, non a caso simbolo della toscanità nel mondo, che ci accompagna verso l’uscita. E rimaniamo un pò con la sensazione di aver vissuto anche noi la nostra avventura nel “paese dei balocchi”, confidenti che la prossima edizione potrà stupirci ancora di più!


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :